L’occasione dell’utilizzo massiccio e convinto dei contributi regionali da parte delle imprese, soprattutto di quelli per la liquidità, messi in campo in questi mesi di emergenza, ci fa comprendere quanto le scelte condivise con tutti gli stakeholders siano quelle vincenti.
È giunto per questo il momento di affrontare il tema della rappresentatività sindacale che deve saper tener conto anche della consistenza numerica degli associati e di una equilibrata presenza di un ampio arco di settori produttivi, oltre che delle estensioni con sedi nel territorio regionale e dell’effettiva partecipazione, con carattere di continuità e di sistematicità, alla contrattazione collettiva oltre che nell’intervento nelle controversie di lavoro individuali, plurime e collettive.
La costituzione in Puglia del C.R.E.L. ossia di un Consiglio Regionale dell’Economia e del Lavoro di cui debbono far parte le Organizzazioni Sindacali e Datoriali maggiormente rappresentative a livello regionale sarà prioritario nella prossima consiliatura.
Ritengo sia importante aprire una nuova fase alla luce di ciò che sta accadendo a livello mondiale, anche con la pandemia, poiché serve davvero il contributo di tutti rilanciare l’economia.
Tutto ciò non significa, brutalmente, sostituire alcune organizzazioni dagli organi intermedi/decisori della Regione Puglia, per inserirne altre, ma occorre pragmaticamente intervenire per dare risposte efficaci per mezzo anche di un nuovo regolamento che ne disciplini il funzionamento, nell’ottica di aggiungere nuove realtà rappresentative sul territorio a quelle già presenti, perché parte integrante del CNEL.
Ciò darebbe la possibilità di allargare la base decisionale, con risultati ancora più virtuosi, di quello che amo definire, il cuore pulsante dell’economia pugliese e del mondo del lavoro.