Nello stabilimento siderurgico ArcelorMittal di Taranto è in corso il consiglio di fabbrica convocato d’urgenza da Fim, Fiom e Uilm dopo che l’azienda ha comunicato l’intenzione di rescindere l’accordo per l’acquisizione dell’ex Ilva. Ora i lavoratori temono ripercussioni dopo l’annuncio dell’a.d. Lucia Morselli della progressiva sospensione della produzione. In attesa del confronto tra governo ed azienda si stanno valutando forme di mobilitazione.
“Siamo di fronte – dicono i segretari dei sindacati in vista dell’incontro con l’a.d. Morselli – ad un vero e proprio ricatto della multinazionale e ad una mancata programmazione di politiche industriali da parte del governo che continua a non affrontare un tema scottante come il futuro ambientale, occupazionale e industriale di Taranto e di tutto il mezzogiorno”. ArcelorMittal Italia ha alle dipendenze nei vari stabilimenti 10.700 lavoratori, di cui 8.200 a Taranto (di questi 1.276 attualmente sono in cassa integrazione ordinaria a zero ore, a rotazione).
Renzi: “Pronti a tutto per trovare soluzione” – Intanto Matteo Renzi, nell’e-news, scrive: “Io penso che in un Paese serio si dovrebbe agire insieme per trovare una soluzione, anziché litigare. I populisti passano il tempo in tv a cercare un colpevole, le persone serie invece provano a cercare una soluzione. Ho detto al ministro Patuanelli che noi siamo pronti a tutto pur di trovare una soluzione. E Italia Viva c’è perché a noi non interessa ottenere visibilità ma salvare oltre 10mila posti di lavoro. Io non mi rassegno alla chiusura di Ilva. E lavoro per evitarla”.
“Emendamento di Italia Viva per reintrodurre lo scudo penale” – “Il problema – aggiunge Renzi – è che io ritengo che ArcelorMittal se ne voglia andare e stia cercando pretesti. Qui il problema è capire se qualcuno vuole chiudere Taranto per togliersi dai piedi un potenziale concorrente. E’ un rischio che molti hanno evocato fin dai tempi della gara, nel 2017. Ma proprio per questo credo che si possa agevolmente recuperare la questione dello scudo penale anche con un emendamento al dl fiscale che sta per arrivare in Parlamento (lo ha già preparato la collega Lella Paita e lo firmeranno molti di noi)”.
Salvini: “Se c’è un provvedimento utile, lo voto” – E l’ex ministri Matteo Salvini si dice pronto a votare un “provvedimento utile per salvare i posti di lavoro. In quel caso il governo avrà il sostegno della Lega. Questo è il nostro impegno. Ma, se il governo va avanti aggrappandosi ai codicilli, faremo barricate in Parlamento non scherziamo proprio con il lavoro di 10mila persone”.
Conte: “Saremo inflessibili sul rispetto degli impegni” – Sul rispetto degli “impegni contrattuali” da parte di ArcelorMittal sull’ex Ilva “saremo inflessibili”. E’ la posizione espressa da Giuseppe Conte, a margine dell’inaugurazione del 157esimo anno accademico del Politecnico di Milano. “Hanno partecipato a una gara a evidenza pubblica e in Italia si rispettano le regole”, dichiara il premier in vista dell’incontro con i vertici della multinazionale franco-indiana.
Costa: “Se l’azienda rispetta il piano, non serve l’immunità” – “Finché tu rispetti il piano ambientale, non ti devi preoccupare di avere o non avere l’immunità penale. Arcelor Mittal lo sta rispettando, lo sta anticipando di poco, quindi l’immunità penale per l’aspetto ambientale non ha ragione di essere”. Così il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa (M5s).
Fraccaro: “Il recesso non è giustificato” – Da ArcelorMittal, sottolinea il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro (M5s), “il governo non accetta ultimatum. Riteniamo che il recesso non sia giustificato, come ha affermato invece l’azienda. Il governo ha immediatamente convocato le parti sociali e l’azienda stessa: le incontrerà e poi prenderà le sue decisioni”.