Sono quasi 10 mila 9.890 il dato preciso i detenuti in sovraffollamento nei 190 istituti di pena sparsi in tutta Italia. Nei 51.157 posti disponibili nelle carceri italiane – di cui 3.400 al momento non sono fruibili a causa di lavori – attualmente vengono detenute 61.047 persone. Numeri che segnano un tasso di sovraffollamento del 128 che raggiunge picchi fino al 284 a Taranto dove nei 92 posti previsti sono ospitati 262 detenuti. A lanciare l’allarme sul sovraffollamento negli istituti di pena italiani il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della liberta’ personale Mauro Palma al quale oggi l’Universita’ Roma Tre ha conferito la laurea Honoris Causa in Giurisprudenza. Bisogna tornare al 2006 anno in cui venne varato un indulto limitato per trovare un sovraffollamento di dimensioni simili a quelle di oggi allora il picco fu di 61.264 persone. Il quadro e’ reso ancora piu’ grave dall’asimmetria delle situazioni tra le varie carceri dove si alternano sezioni strapiene ad altre semivuote perche’ i detenuti – visti i differenti regimi di pena – non possono essere accorpati. Nelle grandi citta’ il tasso di sovraffollamento e’ in linea con la media nazionale o la supera Milano segna il 125 Roma il 128 Napoli il 133 e Torino il 146 . Il record negativo lo registra Taranto dove l’alto tasso – 195 – in alcune sezioni raggiunge addirittura il 284 . La popolazione carceraria al momento e’ composta da 22.870 persone che devono ancora scontare meno di 3 anni di pena. Altri 5 mila detenuti sono in carcere con condanne inferiori a 2 anni di cui 1.650 meno di un anno