Parlano Mirko Di Bello, candidato sindaco della coalizione “Adesso”, e l’avvocato Andrea Digiacomo, candidato consigliere: “Dignità, lavoro, salute. Si riparte dalle persone”
Una politica nuova, fondata sull’ascolto, sulla partecipazione e sulle competenze. È questa la visione lanciata dalla coalizione civica Adesso, che sostiene la candidatura a sindaco di Mirko Di Bello, affiancato da una squadra di volti nuovi ma ben radicati nel tessuto cittadino. Tra questi c’è l’avvocato Andrea Digiacomo, candidato consigliere comunale, che ha scelto di mettere la propria esperienza professionale al servizio della collettività. Li abbiamo intervistati entrambi per farci raccontare obiettivi, motivazioni e programma.
Mirko Di Bello: “Vogliamo restituire a Taranto la dignità che merita”
È una grossa sfida. Come la sta vivendo?
«La sto vivendo con profondo senso di responsabilità e con grande determinazione. Sappiamo bene che non si tratta solo di una competizione elettorale, ma di un passaggio cruciale per il futuro di Taranto. È una sfida ambiziosa perché stiamo cercando di creare un nuovo modo di fare politica che parte dal basso, dall’ascolto vero dei cittadini, che non si chiude nei palazzi ma torna nelle piazze, nei quartieri, tra la gente. Il nostro è un progetto politico completamente civico, privo di partiti e di vecchi schemi, siamo una squadra di persone competenti, nuove, che hanno deciso di mettersi in gioco con coraggio, libere da ogni condizionamento.»
Quale programma per Taranto?
«Il nostro programma è un progetto di rinascita culturale, sociale ed economica. Vogliamo partire dall’identità profonda della città: il brand “Taranto la città Spartana”, gli ipogei, la Taranto sotterranea, le tradizioni marinaresche, la mitilicoltura.
Ma il cuore del programma è la dignità: per le periferie, per il commercio, per l’ambiente. Vogliamo riportare servizi nei quartieri, risolvere il problema dei parcheggi, migliorare la raccolta differenziata. E investire sui giovani, con un vero polo universitario dotato di servizi e strutture moderne.»
Cosa pensa dei suoi avversari politici?
«Persone perbene, certo. Ma rappresentano un sistema vecchio, che ha già fallito. Noi siamo davvero l’unica alternativa, liberi da logiche di partito. È questo che ci rende credibili.»
Su cosa ha puntato maggiormente la coalizione civica?
«Sul rinnovamento e sull’entusiasmo. Nessun nome imposto, nessuna trattativa sottobanco. Il programma nasce dall’ascolto diretto. Abbiamo dato centralità al decoro urbano e alla qualità della vita, con l’obiettivo di rendere Taranto una città in cui abbia senso restare o tornare.»
Cosa si aspetta dagli elettori?
«Mi aspetto coraggio. So che la delusione è tanta, ma è proprio ora che bisogna credere in un’alternativa vera. Chiediamo fiducia per rimettere in moto il cambiamento. E siamo pronti a meritarla, ogni giorno.»
Andrea Digiacomo: “Salute, lavoro, dignità. In campo per dare voce a chi non ce l’ha”
Come nasce questa candidatura?
«Non è stata una scelta semplice! Ci sono tanti pregiudizi attorno alla politica. Ma ha prevalso la voglia di fare del bene e di mettermi in gioco. Da avvocato, sono quotidianamente a contatto con i problemi reali delle persone. Vorrei portare questa esperienza in Comune, rappresentare le esigenze dei cittadini e contribuire a dare alla città quel passo avanti che merita.»
Che impegno propone?
«Lavoro e salute al primo posto. Servono servizi per l’impiego più efficienti, un tavolo permanente sullo sviluppo occupazionale e uno sportello informativo comunale. Per la salute, spingere sugli ospedali di comunità e rafforzare le strutture sanitarie nei quartieri più popolati. E poi il coordinamento con i servizi sociali, l’assistenza domiciliare, e un aiuto concreto agli anziani soli. La dignità passa anche da qui.»
Perché a sostegno di Di Bello?
«Mirko è un professionista serio e determinato. Ogni proposta che ho fatto ha trovato una risposta concreta nel programma. Non servono slogan: per capire perché sostenerlo, basta leggere cosa vogliamo realizzare. Questa città ha bisogno di discontinuità e di competenze vere.»
Cosa può dare un avvocato alla politica?
«Se sei un avvocato che vive tra la gente, capisci che molti problemi nascono da bisogni più profondi. L’esperienza in studio, il contatto umano, ti insegnano ad ascoltare senza giudicare. Portare questa sensibilità nelle istituzioni significa costruire una politica che risponde davvero alle persone. È questo l’obiettivo del mio impegno.»
Una sfida che parte dal basso, dunque, con l’idea di rovesciare il paradigma della vecchia politica fatta di logiche di potere. “Adesso” è una coalizione che promette discontinuità, ma anche competenza. Il tempo delle scelte è vicino. E Taranto è chiamata a decidere se continuare a sopravvivere o iniziare, finalmente, a vivere.