Il 12 e 13 maggio si terrà una manifestazione nazionale a Roma per chiedere la chiusura dell’area a caldo dell’ILVA. I manifestanti fanno propri i dati dell’ultima indagine epidemiologica elaborata con i dati dell’anagrafe comunale e che evidenziano eccessi di mortalità nei quartieri esposti all’inquinamento industriale.
I dati più preoccupanti sono quelli che emergono effettuando un confronto fra la mortalità dei quartieri più vicini all’area industriale e i dati regionali.
Basta un solo dato relativo al 2019: 181 decessi in più rispetto all’atteso confrontando i quartieri di Taranto più esposti all’inquinamento con il dato regionale.
Dati più analitici, spiegati in modo chiaro e divulgativo per la stampa, sono contenuti nel comunicato che verrà lanciato è scaricabile da questo link
Lo studio completo si può scaricare da qui
Il Sindaco di Taranto, presa visione di questi dati, li ha inviati al governo scrivendo: “Esprimo la forte preoccupazione sulle disuguaglianze di mortalità rilevate nel territorio della città di Taranto, con particolare riferimento ai 3 quartieri nord, che impongono massima allerta”.
Il manifestanti a Roma affluiranno nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e attenderanno pacificamente la sentenza del Consiglio di Stato che si esprimerà sullo spegnimento dell’area a caldo dell’ILVA, come stabilito dalla sentenza del TAR di Lecce in ragione della pericolosità delle emissioni incontrollate dell’area a caldo dell’ILVA, riscontrate in particolare nel 2019.