Ero già intervenuta sulla vicenda relativa allo sgombero di via Giovan Giovine.
Il provvedimento d’urgenza, previsto dal TUEL, secondo normativa vigente, fa riferimento al parametro della SICUREZZA, requisito fondamentale per l’incolumità pubblica.
Le condizioni in cui versavano quegli appartamenti, erano ben note agli addetti ai lavori: oggi sono ufficialmente inagibili, ma dal 1996 e poi nel 2016 la pericolosità era stata accertata, eppure, quegli edifici sono rimasti abbandonati a sé stessi, senza nessun intervento.
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Sono stata sul posto e, in maniera riservata, tutelando naturalmente la loro privacy, alcuni abitanti mi hanno espresso la loro incertezza per il futuro, tra loro ci sono anziani, bambini, donne incinte. Qualcuno poi mi ha riferito che ci sono anche diversi abusivi, come se questo aspetto possa legittimare la mancata attenzione verso queste persone. Mi chiedo: e se uno di quei cornicioni avesse ucciso qualcuno, un bambino, in quella tragedia, per fortuna non verificatasi, stavamo qui a disquisire se era figlio di abusivi?
Quello che è accaduto è frutto di gravissime inadempienze politico-amministrative degli ultimi anni. Nel nostro programma prevediamo, lo abbiamo ricordato più volte, un piano di residenze sociali e di regolarizzazione delle case popolari ma in un percorso di inclusione e distribuzione sociale, evitando di ghettizzare determinate zone, com’è accaduto in passato.
Le bombe sociali come questa, scoppiano quando non si è avuta la capacità di prevenirle e prevederle.
La cura passa sì per gli stabili, ma prima per le persone, che mai dobbiamo considerare di serie B, la loro sicurezza è pari a quella di tutti gli altri cittadini e un’Amministrazione Comunale ha il dovere di tutelarla!
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