“Taranto sito strategico di rilevanza nazionale” mi ripetevo questa frase in merito alla ormai famigerata questione ex Ilva- Arcelormittal.
Mi ripertevo questa frase, ascoltata e riascoltata, in questi anni di continue crisi, dalla voce dei primi ministri dei vari governi che si sono susseguiti ed alternati alla guida del nostro Paese e, ovviamente, anche dal primo ministro Prof. Conte e dai suoi ministri.
Una frase, mi sono detto con più insistenza in questi giorni drammatici, che doveva e deve significare prontezza di intervento in situazioni critiche, soluzione pronta in particolari scenari di crisi atta a scongiurare conseguenze sociali ed economiche tragiche, prontezza e soluzione che ogni governo che davvero ritiene Taranto così importante deve avere nel cassetto.
E, invece, ancora una volta, ci ritroviamo di fronte ad una sorta di farsa grottesca, l’ennesima, nella quale gli attori principali recitano a braccio, improvvisando, momento per momento, dando l’impressione di non sapere da dove si sia partiti nè, cosa ancora più, grave, dove si voglia andare a parare.
Ed a pagare, ancora una volta, è l’intero territorio; non i dipendenti, non i bambini, non le aziende dell’indotto, non l’ambiente, ma tutti, tutti insieme, dileggiati, violentati, maltrattati e lasciati in balia di sempre più tambureggianti “Vedremo”.
Ci fanno assistere al misero teatrino dello scaricabarile, impegnati, tutti, da destra a sinistra, ad individuare l’avversario a cui addossare la colpa.
A noi non interessa.
Non ci interessa trovare responsabili, non in questo momento, a noi interessa che ci sia responsabilità nel cercare soluzioni.
A noi interessa sapere cosa il governo intende fare, in concreto, per Taranto e la sua gente.
Vogliamo sapere cosa il governo intende fare per l’ambiente, il lavoro, la salute, l’economia di questo territorio.
Se vogliono continuare a sfornare acciaio, ci facciano sapere come intendono farlo senza inquinare ed avvelenare e, al contempo, salvaguardando tutti i posti di lavoro.
Se, al contrario, vogliono chiudere quella fabbrica, ci dicano come intendono farlo senza lasciare il cadavere del mostro che guarda esanime la città ed evitando che il nostro territorio si trasformi in un’area desertificata e senza lavoro.
Di questo abbiamo bisogno, di intravedere il futuro, perchè, oltre alla tragedia consumatasi in questi anni, ciò che ci logora ulteriormente è l’incertezza del domani.
“Taranto sito strategico di rilevanza nazionale”, questa frase torna tutte le volte che penso che ogni famiglia ha avuto a che fare con quella fabbrica, dilaniata dal costante dilemma tra salute e lavoro ed è triste vedere che di queste persone nessuno si cura di dare rassicurazioni alle loro preoccupazioni, risposte alle loro istanze, conforto per le loro paure e prospettive per le loro speranze.
Sindaco Montemesola
Presidente unione Comuni Montedoro Vito Punzi