Ancora una volta la procura ricorre ad arresti preventivi, eppure oggi
tutti i telegiornali d’Italia hanno parlato di Taranto per gli “arresti eccellenti”. Cosa c’è di eccellente nel mettete in galera un innocente fino a prova contraria?
Andando così a sovraffollare un carcere quello di Taranto che è già il più sovraffollato d’Italia, criminale e criminogeno da se, e che è pieno per il quaranta per cento di detenuti innocenti in attesa di condanna o di assoluzione.
purtroppo non è una condizione solo di Taranto, ma una prassi, quella degli arresti preventivi, che nella totale discrezionalità dei gip spesso in abuso delle esigenze di custodia cautelare, condanna preventivamente a scontare una pena persone nella maggior parte dei casi poi dichiarate innocenti, con il solo scopo di estorcerne ammissioni di colpevolezza o testimonianze se non per anticipare una pena che la lungaggine della giustizia italiana spesso non riesce a trovare nel processo.
La giustizia e la politica giudicheranno le azioni degli imputati non
prima di aver salvaguardato e difeso diritti e garanzie di chiunque.
Se appare evidente infatti in questo caso una mancanza di esigenza
cautelare per imputati che avevano finito il loro mandato politico e
amministrativo e quindi non potevano certamente reiterare il reato,
scappare o inquinare prove, l’associazione Marco Pannella alla luce
dei dati sui penitenziari italiani evidenzia come questo sia un potere
abusato da tutta la magistratura italiana e sintomo di uno stato
comatoso di una giustizia malata.