Il Commissariato di P.S. di Nardò negli ultimi mesi ha condotto un’indagine di polizia giudiziaria che ha portato alla denuncia di 4 persone indagate per furto aggravato di energia elettrica.
Le attività di indagine sono nate dal riscontro di alcune anomalie inerenti la distribuzione ed il consumo di energia elettrica.
Si è dato quindi vita ad una serie di sopralluoghi effettuati congiuntamente da agenti del Commissariato e da tecnici dell’Enel.
Sorprendente l’esito in soli pochi mesi di indagine:
– 3 esercizi commerciali
– 1 abitazione privata
Ancora più sorprendente il metodo con cui si rubava l’energia elettrica:
– in un caso era stato apposto un magnete, abilmente occultato in un diffusore deodorante per ambienti, sul contatore;
– in un altro caso si era bypassato direttamente il contatore mediante un cavo che portava l’energia all’interno dell’esercizio pubblico;
Ma il sistema tecnologicamente più evoluto è risultato quello realizzato dal proprietario di una privata abitazione:
si era bypassato il contatore con un lavoro eseguito a regola d’arte.
Infatti il cavo era collegato ad un dispositivo elettronico comandato da un interruttore che permetteva di volta in volta di inserire o disinserire il ponte elettrico realizzato appunto a regola d’arte e completamente murato e invisibile dall’esterno.
In sostanza, in caso di controlli il proprietario premendo il pulsante avrebbe potuto inserito o disinserito il contatore a suo piacimento.
Le quattro persone indagate, sono state deferite all’Autorità Giudiziaria per il reato di furto aggravato di energia elettrica.
Inoltre, dai conteggi effettuati da Enel Distribuzione i quattro denunciati dovranno restituire l’equivalente del valore dell’ energia elettrica sottratta che ammonta complessivamente ad oltre 72.000, 00 di euro.