È inammissibile che, nonostante la contrarietà dei Comuni e le forti perplessità evidenziate dell’ARPA, la Regione Puglia continui a rilasciare le autorizzazioni ad impianti di incenerimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi di natura urbana, come quello della Newo che sorgerebbe alle porte di Modugno.
Se il Presidente Emiliano, dopo anni di lotta per estromettere dal Piano Rifiuti della Puglia gli inceneritori e puntare tutto sulla raccolta differenziata porta a porta, pensa di ritornare al percorso già presentato oltre 15 anni fa, dall’allora Presidente Raffaele Fitto, troverà, oltre al sottoscritto, le popolazioni dei comuni pugliesi che si ribelleranno a questo disegno. Gli impianti che si nutrono dei materiali che invece andrebbero differenziati, rispondono ad una logica sbagliata e distruggono la cultura ambientale che vede i cittadini protagonisti delle buone pratiche, come la raccolta differenziata. Autorizzando gli impianti di incenerimento o coincenerimento, si danneggia la raccolta differenziata. Voglio sperare che il nuovo Piano Rifiuti della Puglia non venga caratterizzato dalla chiusura del ciclo attraverso impianti di questo tipo, poiché sarebbe una formula nuova per far tornare in campo la vecchia logica degli inceneritori che i pugliesi avevano bocciato già nel 2005, assieme a chi la proponeva.
Mino Borraccino
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