Taranto ha necessità di menti pensanti che la rispettino e di progettualità, quella progettualità e quel rinnovamento che tanti si aspettavano con l’avvento del neo Sindaco Melucci, ma che, ahinoi, non sono ancora giunti.
Tre semplici flash per descrivere la situazione della nostra Città: le nubi dell’Ilva che invadono il quartiere Tamburi nella giornata del 23 ottobre, l’articolo “infangante” pubblicato su “Il Fatto Quotidiano” il 17 ottobre che paragona Taranto a Thilafushi, la “pattumiera” delle Maldive e il grido d’aiuto dei Cittadini di Paolo VI che cercano di parlare con il Sindaco Melucci, ma che non si presenta all’appuntamento.
Andiamo per gradi.
Punto primo, non è accettabile vivere come “animali”, anzi peggio. La nube che invade il quartiere Tamburi il 17 ottobre fa “imbestialire” i Cittadini che, giustamente, ci chiedono aiuto, gridano affinché qualcuno li senta, ed è per questo che il loro grido non rimarrà inascoltato. Nei prossimi giorni chiederemo i motivi UFFICIALI dell’accaduto, perché i Cittadini sopportano Wind Days, aria malsana, ma non possono sopportare l’INSOPPORTABILE. Questo no.
Secondo flash. Non bastano, certamente, delle proteste sterili su Facebook per condannare il giornale “Il Fatto Quotidiano”, ed in particolare la giornalista Francesca Borri, per ciò che è stato scritto sulla nostra Città, citandola in un articolo che tratta di una zona delle Maldive, utilizzando testuali parole: “Solo questo fango chiaro che è un po’ di tutto: è terra, è sabbia, acqua, cemento, intriso di stracci, di pezzi di cartone, pezzi di plastica, pezzi di ferro, a tratti un po’ d’erba, nell’aria densa di diossina. Sembra Taranto.”
Che le bellezze di Taranto siano oscurate dal “Mostro” non è, di certo, una novità, ma bistrattare in questo modo un luogo ed i suoi abitanti non è ammissibile. Chiediamo ufficialmente che vengano effettuate delle scuse ufficiali da quel quotidiano che, giorno 20, continua a difendere la propria tesi, volendo divenire la “paladina” dei cittadini. Questa è la dimostrazione che, molto spesso, il silenzio è la migliore soluzione. Ora, le scuse del quotidiano sono d’obbligo.
Dulcis in fundo, mi faccio portavoce di Cittadini onesti, ma abbandonati. In particolare voglio mettere in primo piano la situazione che gli abitanti di Paolo VI vivono quotidianamente, tra sporcizia e non curanza da parte dell’Amministrazione Melucci. E’ facile ricordare la pulizia che rendeva alcune zone di questo quartiere “luccicanti”. Ebbene, è passato poco più di un mese e tutto ciò sembra ormai un lontano ricordo. Il Sindaco Melucci prometteva a persone del posto, ed in particolare ad un rappresentante dei cittadini del Quartiere (Massimo Cassano), che avrebbe tenuto una Giunta a Paolo VI. Da allora, nulla più. Proprio l’altro giorno sono stato contattato da rappresentante degli abitanti del quartiere che, dopo essersi recato al Comune, su appuntamento della portavoce del Sindaco, non è stato più ricevuto. La mia promessa: “Io mi farò vostro portavoce”. Ed eccoci qui, a svolgere un ruolo che, orgogliosamente ricopro, con lo scopo di fare il Bene Comune.
Questo è ciò che noi, come Direzione Italia, chiamiamo Progettualità e Amore nei confronti dei Cittadini. Non è uno slogan, non è campagna elettorale. E’ ciò che, d’ora in poi, si attuerà ad ogni livello. Abbiamo la fortuna di essere rappresentati a livello Nazionale dall’On.le Gianfranco Chiarelli, che presenta istanze su istanze riguardo Taranto ed i Tarantini, a livello Regionale Renato Perrini.
Nel mio piccolo, da Vice Coordinatore di Taranto di “Direzione Italia” farò tutto ciò che sarà nelle mie possibilità per vedere riconosciuti i diritti dei Miei Concittadini, nessuno escluso, facendo, perché no, ciò che avrebbero dovuto fare altri. Senza polemiche, ma con grande voglia, mi piace riportare ciò che, nel quartiere Paolo VI, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dichiarava: “Salute, occupazione, tutela ambientale rappresentano valori fondamentali e costituzionalmente garantiti, tra cui istituzioni e società devono costantemente ricercare e trovare il punto di equilibrio positivo, con l’obiettivo preminente della centralità della persona.”
dott. Claudio Eugenio Aurora
Vice Coordinatore cittadino “Direzione Italia”