Sinistra Italiana presenta interrogazione urgente al Consiglio regionale della Puglia sulla Delibera di Giunta Regionale n. 1351 del 8 agosto 2017 : “Revoca DGR n. 185 2014. Nuova regolamentazione della formazione ed autorizzazione all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno da parte di personale non medico in sede extraospedaliera nella regione Puglia”.
A nostro avviso tale delibera,che ha come scopo principale quello di favorire la diffusione e l’uso dei defibrillatori semiautomatici esterni in maniera coordinata su tutto il territorio regionale, mediante la formazione ed autorizzazione all’utilizzo del dispositivo a personale non medico,presenta diversi punti critici.
Innanzitutto la delibera risulta in netta discrepanza per quanto riguarda il bacino di utenza a cui è rivolta: il Decreto Ministeriale, in accordo con le linee guida nazionali, prevede che la formazione sia rivolta al personale cosiddetto “laico” (ovvero non sanitario),ed esclude anche il personale che opera in ambiente sanitario, assistenziale e gli operatori del primo soccorso, per i quali le Regioni dovrebbero avere un piano di formazione e di re-training apposito.
Nella delibera regionale invece si parla di formazione per il personale non medico, includendo quindi gli infermieri e il personale del Primo soccorso, costringendo di fatto tali operatori a frequentare il corso ed aspettare per la abilitazione all’uso del DEA: tale disposizione è destinata a creare effetti paradossali nelle situazioni di emergenza in cui il pericolo per un paziente di compromissione delle funzioni vitali, non potrà esser gestito in urgenza dall’infermiere in attesa del personale medico specializzato.
Per quanto riguarda la competenza del rilascio dell’autorizzazione all’uso del defibrillatore, in data 31/01/2017, congiuntamente ad altri consiglieri, abbiamo presentato una proposta di legge regionale sul tema (‘’ Diffusione ed utilizzo dei defibrillatori semiautomatici nella Regione Puglia’’), nella quale all’art. 3 ‘’Formazione ed autorizzazione all’uso del DAE’’ e abbiamo indicato come ente preposto al rilascio dell’autorizzazione , per conto della Regione, il responsabile del centro di formazione per l’emergenza-urgenza dell’Azienda Sanitaria nel cui ambito il candidato ha svolto il corso.
Nella delibera regionale invece la procedura di rilascio della autorizzazione appare più lunga e difficoltosa per i discenti: al termine del corso e del superamento dello stesso, è prevista infatti una ulteriore prova pratica,effettuata con un istruttore del centro operativo del118 della regione, che dispone un giorno al mese per le verifiche. Tale processo oltre a dilungare i tempi di acquisizione della autorizzazione, provoca anche un danno alla cittadinanza in quanto di certo non è conforme alle finalità del decreto stesso di implementare e diffondere la formazione per l’utilizzo del DEA.
A tal proposito, viste le criticità e la discrepanza con le direttive nazionali, abbiamo presentato una interrogazione urgente al presidente Michele Emiliano per conoscere quali iniziative intende intraprendere la Regione Puglia, affinché, alla luce delle nostre considerazioni, venga garantita una semplificazione delle procedure e delle tempistiche di rilascio del certificato di autorizzazione all’uso del DEA. A nostro avviso è necessario altresì delegare tale mansione esclusivamente agli uffici formazione delle ASL di pertinenza, per perseguire pienamente il fine primario del decreto stesso che è appunto l’incremento della diffusione delle competenze necessarie ad usare il dispositivo e quindi ridurre la mortalità per arresti cardio-circolatori, grazie al miglioramento della rete di intervento con l’ausilio di personale non medico.
Mino Borraccino
Sinistra Italiana