Una fuga di gas ha interessato questa mattina l’acciaieria 2 dello stabilimento siderurgico di Taranto gestito da Acciaierie d’Italia. L’allarme è stato lanciato da fonti sindacali. Per ragioni di sicurezza, è stato disposto lo sgombero dell’intera area per permettere le operazioni di individuazione e riparazione del guasto da parte della ditta specializzata.
La dispersione, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe riconducibile al malfunzionamento di uno scambiatore. Nessun ferito tra gli operai, ma la criticità ha imposto una riflessione sugli interventi previsti al gasometro e sulla riattivazione dell’acciaieria 1.
L’evento si aggiunge a una fase già difficile per il sito produttivo, colpito recentemente da un incendio che ha coinvolto l’altoforno 1, ora sotto sequestro da parte dell’autorità giudiziaria. A seguito di quell’incidente, l’attività dello stabilimento ha subito un forte rallentamento, con conseguente ricorso alla cassa integrazione.
Ieri l’azienda ha comunicato l’avvio della sospensione temporanea per 4.046 dipendenti, di cui 3.538 a Taranto. I sindacati esprimono preoccupazione per un possibile aumento del numero dei lavoratori coinvolti, superando i limiti fissati dall’accordo dello scorso 4 marzo, che prevedeva un massimo di 3.062 cassintegrati a rotazione, di cui 2.680 nel capoluogo ionico.