L’Italia del karate torna da Yerevan con un bottino di tutto rispetto: 12 medaglie conquistate – 3 d’oro, 2 d’argento e 7 di bronzo – e un secondo posto complessivo nel medagliere dei Campionati Europei 2025. Un risultato che conferma la forza del movimento azzurro e, soprattutto, mette in risalto il ruolo centrale di Silvia Semeraro, atleta delle Fiamme Oro e simbolo della determinazione pugliese.
La leadership della tarantina: cuore pulsante del bronzo a squadre
In una competizione ricca di emozioni e grandi sfide, il cammino della squadra femminile di kumite si è colorato di bronzo anche grazie alla solidità e all’esperienza della karateka tarantina. Semeraro ha guidato con sicurezza il gruppo azzurro lungo tutte le fasi della competizione, fino alla finale per il terzo posto contro l’Austria.
Il match decisivo si è concluso con il successo delle italiane, anche grazie al fondamentale contributo di Clio Ferracuti, che ha chiuso il confronto di spareggio con un convincente 6-2. Ma la presenza costante e il carisma di Semeraro sono stati determinanti nel motivare la squadra e mantenerla compatta nei momenti più delicati.
Un gruppo vincente con tante protagoniste
Accanto a Semeraro, anche Terryana D’Onofrio ha brillato, conquistando l’oro nel kata individuale e il bronzo nella prova a squadre. Per lei è arrivata la tanto attesa consacrazione dopo diversi podi europei e un argento nella scorsa edizione. La finale vinta contro la francese Helvetia Tail (42.10 a 41.60) è stata la dimostrazione della sua crescita tecnica e mentale.
Sul versante maschile, l’Italia ha confermato la sua egemonia nel kumite a squadre, trionfando nuovamente sul tetto d’Europa. Dopo il 2-2 con la Croazia, è stato Michele Martina a firmare la vittoria nello spareggio, battendo Dino Simunec per 3-0 e consegnando l’oro agli azzurri. Al suo fianco, anche Luca Maresca ha dato un contributo essenziale in ogni incontro.
Non meno importante l’argento di Erminia Perfetto nei 50 kg di kumite, sconfitta solo in finale dalla croata Ema Sgardelli in un combattutissimo 7-5. Una medaglia d’argento che vale oro per la sua solidità e brillantezza lungo l’intero torneo.
Un’Italia compatta, con un’anima tarantina
Al termine di una manifestazione esigente e di alto livello tecnico, l’Italia torna a casa con una squadra ricca di talento e personalità. Tra tutte le medaglie, però, il bronzo della squadra femminile di kumite assume un valore speciale. Non solo per il prestigio della competizione, ma perché a guidarla c’era Silvia Semeraro, esempio di tenacia, spirito di sacrificio e passione autentica per lo sport.
Per Taranto e per tutto il Sud, la sua medaglia è motivo di orgoglio: un simbolo di eccellenza che continua a ispirare nuove generazioni di atleti. L’Europeo 2025 va in archivio, ma l’impronta della karateka pugliese resta ben impressa sul tatami europeo.