Torna a Taranto la Festa dei Popoli diocesana, manifestazione che, giunta alla ventunesima edizione, si terrà nel pomeriggio di domenica 18 maggio, presso la Concattedrale “Gran Madre di Dio” di Taranto, sul cui sagrato le comunità etniche allestiranno stand culturali, artigianali, gastronomici, mostre, performance e spettacoli folkloristici con canti e musiche etniche.
La Festa dei Popoli diocesana 2025, organizzata dall’Ufficio diocesano Migrantes di Taranto con “Stella Maris – Apostolato del mare, rappresenta infatti uno spazio di dialogo tra diverse culture e tradizioni dei popoli, entra in contatto diretto e personale con la “mondialità” che è presente tra noi, e promuove la cordiale convivenza e la reciproca integrazione.
Momento clou sarà la celebrazione eucaristica della Festa dei Popoli diocesana, la Santa Messa che sarà presieduta in Concattedrale, alle ore 16.30 di domenica 18 maggio, da S.E. Monsignor Ciro Miniero, l’Arcivescovo di Taranto con il quale concelebreranno sacerdoti delle diverse etnie presenti nella diocesi; prevista l’animazione della Corale diocesana del Rinnovamento dello Spirito Santo
La manifestazione, che gode del Patrocinio del Csv Taranto, è organizzata in collaborazione con le Comunità Etniche, la Caritas Diocesana, Missionari Saveriani, Missionari della Consolata, Scuole, Parrocchie e Associazioni.
«In quest’anno giubilare – ha spiegato Marisa Metrangolo, direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes, annunciando l’evento – la Festa dei Popoli diocesana, che giunge a pochi giorni dalla elezione di Papa Leone XIV, è dedicata al Giubileo dei Migranti che sarà celebrato, insieme al Giubileo del Mondo Missionario, sabato 4 e domenica 5 ottobre 2025 a Roma. Questa data è stata scelta perché si celebra anche la 111ª della Giornata Migranti e Rifugiati 2025 il cui tema è “Migranti, missionari di speranza”, scelto da Papa Francesco perché ‘molti migranti e rifugiati sono testimoni della speranza attraverso il loro affidarsi a Dio’».
L’intera città è pronta a partecipare a questo grande evento, in particolare tutte le comunità etniche del territorio per le quali da oltre venti anni la “Festa dei Popoli” rappresenta un importante momento per presentarsi alla comunità che le ospita.