È datata 25 agosto 2021 la determina con la quale il comune di Montemesola si impegna al pagamento di una franchigia pari a 250 euro, in favore di una società assicurativa con la quale l’Ente – già dal 2010 con la prima amministrazione Punzi – ha stipulato una polizza assicurativa per danni provocati a cose e persone da cani randagi.
Il pagamento di questa franchigia, necessario affinché la compagnia assicurativa copra costi sicuramente maggiori a 250 euro, è relativo ad un sinistro che risale al mese di aprile scorso e verificatosi nell’agro di Montemesola.
A quanto pare un automobilista per evitare un randagio comparso improvvisamente sulla strada, avrebbe effettuato una manovra con la quale ha danneggiato il paraurti della vettura. Per questo motivo ha chiesto al comune un risarcimento del danno al quale farà fronte l’assicurazione.
La polizza è solo uno degli interventi a tutela che il comune di Montemesola ha effettuato per quanto riguarda la tanto chiacchierata questione randagi.
A partire dal 2010 – come ci riferiscono dall’Ente – ammontano a circa 40mila euro gli investimenti per il ricovero, la cura, il microchip e la sterilizzazione dei randagi come previsto dalle normative vigenti, mentre in passato – come ci conferma il sindaco Ignazio Punzi – non ci sarebbero stati investimenti, se non la spesa irrisoria di poco più di 3000 euro perché non sarebbero state rispettate tutte le procedure previste dalla legge che hanno dei tempi e dei costi.
Ad oggi, per quanto riguarda il comune di Montemesola, sono circa 30 i cani ricoverati in ben 3 canili convenzionati con l’Asl, in ottemperanza alle normative vigenti in tema di randagismo, che prevedono azioni mirate, strutture convenzionate e riconosciute dall’Azienda Sanitaria Locale, nonché costi relativi al recupero e al ricovero degli animali.
Per ogni cane ricoverato in canile c’è una diaria da pagare. A recuperare gli animali e assicurare loro le migliori cure e il miglior trattamento c’è del personale specializzato. Il tutto, che ovviamente risponde ad imposizioni di legge che il comune è tenuto a rispettare, ha dei costi che sono quelli citati sopra e delle tempistiche, nonché modalità, che sicuramente non consistono nel posizionare qualcuno laddove vengono avvistati randagi per catturarli e rinchiuderli in canile.
Ad incidere su questa spesa dunque, una serie di provvedimenti e norme da rispettare.
«C’è una legge – sottolinea il sindaco – e noi la rispettiamo, facendo tutto quanto previsto dalle normative».
Il Comune di Montemesola, così come ha tenuto a puntualizzare il sindaco Punzi, ha messo in atto una serie di azioni, così come l’individuazione delle strutture riconosciute dalla Asl o la polizza assicurativa, a tutela dell’Ente, del cittadino e della sua incolumità e anche del mondo animale.
Il randagismo è un fenomeno che esiste e che non è facile da arginare, nonostante gli interventi del comune e l’impegno dei diversi volontari che a Montemesola, spesso anche a loro spese, si prendono cura dei cani.
«I randagi presenti sul territorio sono stati tutti dotati di microchip, le femmine sono state sterilizzate e quando si sono verificati incidenti in cui qualcuno di loro è rimasto ferito, è stato subito affidato alle cure dell’Asl per il ricovero e l’assistenza del caso» ci conferma il sindaco Punzi.
Gli interventi in tema di randagismo quindi ci sarebbero ma molto spesso il fenomeno viene ulteriormente alimentato da condotte illecite, come quelle relative all’abbandono.
Il nostro comune ultimamente è diventato punto di scarico di animali non più desiderati.
«Molti sono stati individuati e restituiti ai legittimi proprietari – dice Punzi – altri, purtroppo non provvisti di microchip, vengono abbandonati alle porte del paese o nelle strade di campagna, per poi giungere nel centro abitato».
Questo abbandono indiscriminato avviene in maniera subdola. Molto spesso da mezzi non identificabili vengono abbandonati nell’agro di Montemesola 3 o 4 cani per volta. Questo è anche uno dei motivi per i quali il Comune già da tempo si è dotato di una polizza assicurativa, altrimenti in casi come quello avvenuto nel mese di aprile, le somme da sborsare sarebbero state molto più pesanti per le casse comunali.
Polizza e canili in convenzione non sono la risoluzione al problema, sempre sotto la lente dell’amministrazione: dagli uffici di Via Roma infatti, si stanno mettendo a punto nuove soluzioni mirate all’individuazione e conseguente denuncia o sanzione per tutti coloro i quali si rendono responsabili di episodi di abbandono. Dall’intercettazione di nuovi fondi da investire sul potenziamento dei sistemi di videosorveglianza, al provvedimento in dirittura di arrivo che prevede l’installazione delle cosiddette foto trappole che, oltre a tornare utili in materia di abbandono di rifiuti (altro tasto dolente) potranno fornire maggiori dettagli circa la crudeltà di quanti abbandonano al difficile destino della strada un essere vivente che non sono capaci di amare.
L’immagine tratta dal gruppo “Sei di Montemesola se…” ritrae dei randagi in giro per Montemesola ma non è attinente alla notizia su riportata. E’ da considerarsi immagine di archivio