E’ terminata una campagna elettorale difficile, nella quale abbiamo perso le elezioni pur raccontando la verità nient’altro che la verità. Il nostro candidato Sindaco Emiliano D’AMATO (adesso consigliere di opposizione) parlando di LEGALITA’ lo ha gridato dai palchi, scritto sui giornali e raccontato per le strade. Ma, evidentemente, non è stato creduto dalla gente che, forse, era distratta da altro.
Lo abbiamo fatto raccontando i veri motivi per i quali la vecchia amministrazione si presentava divisa in due senza mai avere risposte.
Li abbiamo allora incalzati noi nel merito parlando prima dello scandalo delle IDROVIE da cui ci aspettiamo adesso risposte dalla magistratura e dal neo-governo pulsanese.
Ma soprattutto lo abbiamo fatto raccontando cosa si celava nei cassetti del Comune di Pulsano in merito al Bilancio di Previsione 2018/2020 e al Bilancio Consuntivo 2017. Un disavanzo di amministrazione di ben 2.449.933,74 euro che adesso è messo nero su bianco con le parole chiave pronunciate dal Revisore dei Conti in merito al parere sulla delibera n. 59 dell’8 giugno 2018 relativa al “Provvedimento di ripiano ai sensi dell’art. 188 del D. Lgs. N. 267/2000” nella quale scrive testualmente:
“…qualora non sia sufficiente… dovrà ricorrere ad altre eventuali e più radicali misure quali il ricorso al piano di riequilibrio finanziario pluriennale o alla dichiarazione di dissesto”.
Una verità, evidentemente, troppo scomoda da far venir fuori in piena campagna elettorale soprattutto perché coinvolgeva quasi tutto il panorama politico della MAGGIORANZA (Laterza/Ecclesia) uscente. Una verità che ha costretto l’oramai consigliere di opposizione Emiliano D’AMATO a dover scrivere persino al PREFETTO in quanto erano PALESEMENTE NON RISPETTATI i tempi di compilazione e pubblicazione del bilancio di rendiconto e di previsione previsti per legge.
Nonostante la GRAVITA’ E L’IMPORTANZA DELL’ATTO, nonostante la presenza di un rappresentante del governo in terra pulsanese, solo oggi (lunedì 18/06/2018) viene reso tutto pubblico; con pareri, delibere e documenti relativi al Rendiconto di Gestione 2017 che, guarda caso, hanno tutti data 8 giugno 2018 (ultimo giorno utile di campagna elettorale e ben 10 giorni fa).
Quale sarebbe stato l’effetto di tale notizia ufficializzata in piena campagna elettorale?
Cosa avrebbero detto i pulsanesi di FATTI così gravi COLPOSI (o forse DOLOSI) perpetrati proprio da chi adesso siede esattamente dov’era all’epoca dei fatti e che avrebbe dovuto vigilare e mettere in campo le azioni del caso? Nessuno sapeva niente?
Le elezioni hanno dato il loro esito, ma esiste una spessa zona grigia sulla quale, forse, sarebbe opportuno e importante che la magistratura, prim’ancora che la politica, ora faccia chiarezza nel campo politico ma anche della macchina burocratica stessa del Comune di Pulsano.
E intanto il neo-Sindaco, per premiare la bravura dei diversi capi-settori per il GRANDE RISULTATO RAGGIUNTO, con una serie di decreti sindacali li riconferma tutti al proprio posto (nessuno escluso).
D’altronde squadra che vince non si cambia. Non era così?
Pulsano Bene Comune