“Una lunga vita felice” è quella che chiedono anche i cittadini pugliesi a proposito di ambiente.
Nel programma regionale che si ispira a questo progetto il presidente Emiliano propone la riduzione dei rifiuti nella nostra regione,per la precisione “rifiuti zero”, ma le sue lusinghiere parole nel convegno “Rifiuti ed Economia Circolare”, svolto qualche giorno fa a Polignano a mare, non trovano ancora riscontri concreti in Puglia.
La nostra regione risulta essere nella bassa classifica per la raccolta differenziata, anche sotto la Campania, e recentemente solo grazie ad alcuni comuni virtuosi si è intrapreso qualche percorso positivo verso una gestione ecocompatibile dei rifiuti, come avvenuto con il “bando verde” dell’Aro Ba2 che rappresenta un modello da imitare nei nostri territori.
Mentre si professa un modello partecipato anche per la gestione dei rifiuti, si agisce nominando il commissario straordinario unico per la l’Agenzia regionale per i rifiuti, in sostituzione di una assemblea dei sindaci che valutava collegialmente le azioni da intraprendere. Un accentramento decisionale che di fatto esiste come dimostra il bando gestito dall’Ager per le manifestazione di interesse da parte dei Comuni per la costruzione di impianti industriali per i rifiuti, che praticamente indirizza verso i digestori, non prevedendo altri tipi di manifestazioni di interesse, per esempio per la costruzione di impianti di compostaggio anaerobici, che producono solo compost e sono anche meno costosi dei digestori . Si promette la costruzione di nuovi impianti in Puglia, ma non si specifica la tecnologia da utilizzare ed il tipo di gestione che andranno ad avere, pubblica o privata.
Un’ ambiguità che sta caratterizzando anche la vicenda dell’inceneritore di Modugno, dove la Newo in collaborazione con l’Amiu Puglia, con un cospicuo finanziamento pubblico di 20 milioni di euro intende costruire un inceneritore che avrà un grande impatto ambientale senza risolvere il problema- rifiuti.
Sinistra italiana condanna fermamente queste scelte scriteriate ,come appunto quella del nuovo impianto di Modugno, col quale si rischia indiscriminatamente di portare in Puglia, da ogni dove, quantità smisurate di rifiuti speciali e non speciali , compreso anche amianto.
A tal proposito a breve, su nostra richiesta audiremo in Commissione l’assessore Caracciolo per conoscere lo stato di avanzamento del procedimento di autorizzazione dell’impianto di Modugno e per conoscere l’ orientamento della Regione Puglia in materia.
Sinistra Italiana è per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica non per il business di qualche privato.
Occorre intraprendere percorsi che hanno come obiettivo la chiusura del ciclo dei rifiuti, in modo ecocompatibile, che si servano di progetti innovativi basati sui principi dell’economia circolare, grazie alla quale è possibile reintrodurre le sostanze biologiche nell’ambiente e rivalorizzare quelle artificiali con altre metodologie.
Mino Borraccino