Dopo sei mesi dalle elezioni è necessario fare una sintesi sull’attività amministrativa del nuovo Sindaco. Occorre chiarire quali le differenze tra Stefano e Melucci. Il primo da sempre un uomo solo al comando di una maggioranza caratterizzata da una forte presenza del Pd con un gruppo di fedelissimi disposti a tutto e da stampelle occasionali e cambi di casacche generati al bisogno per cadere sempre in piedi e una moltitudine di altri assessori nominati e licenziati anche dopo pochi mesi. Melucci frutto di accordi anche ” incestuosi ” e contorti al ballottaggio , era il giovane manager non politico, presentato come il risolutore per la sua provenienza imprenditoriale. Come Stefano, Melucci come primo atto da Sindaco smenti’ tutto quanto dichiarato prima aderendo ad un movimento politico della corrente di Emiliano che tanto si era speso per lui , ed ora presentava il conto indicando e facendo nominare Assessori di Bari, a discapito delle intelligenze tarantine e dei più suffragati del Pd stesso.
Da allora rispetto ai 10 anni di Stefano cosa è cambiato? Quale la discontinuità tanto sbandierata? Nessuna..
Quali gli atti che il Sindaco imprenditore ha prodotto per riportare la Città ai livelli di ricchezza e vivibilità che invece ci vedono nei bassifondi della classifica nazionale ?
A parte la “querelle”dei ricorsi promossi insieme a Emiliano, sempre affidato a Studio Legale Barese, contro il Decreto ilva al netto della sospensione le cautelativa per evitarne il fermo immediato, solo per far pavoneggiare Emiliano che utilizza i dolori di Taranto , solo per strappare a Renzi posti per i suoi in Parlamento, a cosa abbiamo assistito?
Alle revoche di otto deleghe fuori giunta contro i renziani del Pd, altre tre deleghe le ha avocate a se, rimandando future nomine al dopo elezioni ed alle dimissioni di un Assessore e di una Presidente di Commissione per evidenti contrasti di natura politica. Le partecipate non hanno ancora Presidenti e Cda .
Tre Consiglieri del Pd insieme ad altri due di altra forza politica e lista civica, hanno formato un nuovo gruppo consigliare pur rimanendo in maggioranza con la scusa di condividere il programma , quale ancora una volta?
Tutto ciò solo per distrarre, in modo evidente, l’opinione pubblica dai problemi che il territorio vede irrisolti.
Economia al collasso , attività commerciali chiuse, commercio abusivo, tasse alle stelle, piano parcheggi inesistente in attesa dei famosi punti di scambio di Cimino e Tamburi Croce fermi con le quattro frecce nonostante le cifre consistenti impiegate, trasporti pubblici insufficienti, raccolta rifiuti senza una differenziata penosa e costosa, strade sporche e ovunque impraticabili, illuminazione pubblica fatiscente o inesistente, impianti sportivi chiusi come il Magna Grecia, inesistenti o in stato di abbandono come lo Stadio Iacovone per cui ho chiesto ed ottenuto un sopralluogo rimasto tale, invasione di lavavetri, saltimbanco, questuanti, venditori e parcheggiatori abusivi che rendono la nostra Città invivibile per noi e non appetibile per chi vuole visitarla.
Oltre alla lacunosa gestione dei Servizi Sociali e del patrimonio abitativo , che non risolve le sofferenze di tante famiglie bisognose.
In conclusione anche quest’Amministrazine Melucci, ancora targata PD, ha le stesse caratteristiche delle precedente, immobilismo amministrativo , solo nomine di Assessori Baresi, staffisti a questo punto inutili , per gli onerosi costi di trasferte sostenuti, senza produrre nulla di costruttivo per la Taranto che affonda nel mare dei problemi che tutti conosciamo, in attesa sempre delle decisioni importanti per Taranto.
Ma i Tarantini meritano di meglio e di più.
Tony Cannone
Vice Presidente
Consiglio Comunale Taranto