Basta sentir parlare male, ma soprattutto basta parlare male della città di Taranto. Con questo spirito, alcune associazioni, si sono riunite in rete per far fronte a questo triste fenomeno oramai molto diffuso, e difendere apertamente la città e il suo nome. Si tratta dell’Aci, Codacons, Taranto Turismo e Made In Taranto, che ieri mattina nel corso di una conferenza stampa, hanno spiegato le finalità del loro progetto. La sinergia tra queste realtà presenti sul territorio, è mirata a cercare soluzioni, in collaborazione con gli enti istituzionali anche della provincia, per cercare di ripartire valorizzando tutto ciò che il territorio offre, e cercando di sviluppare progetti e iniziative che creino opportunità occupazionali, poiché come spiega Gianluca Lomastro, presidente dell’associazione Made In Taranto, una città rinasce solo se ci sono lavoro e possibilità di occupazione.
Presenti in conferenza stampa Giuseppe Lessa, presidente di Aci Taranto; Giovanni Sebastio, vicepresidente Aci; Irene Lamanna presidente Taranto Turismo; Luca Piccione per il Codacons e Gianluca Lomastro presidente di Made In Taranto.
Dunque, l’obiettivo di questa cooperazione è puntare sul turismo per far conoscere la nostra città nel suo aspetto migliore e non in quello peggiore. “Purtroppo i questa città molta gente pur di fare la prima donna, pur di farsi notare a livello locale e nazionale, parla di cose brutte della città” spiega Giuseppe Lessa, motivando la sua adesione e il suo appoggio all’iniziativa, per spronare tutti i tarantini affinché parlino solo bene di Taranto. “La gente se conosce Taranto, viene a Taranto” conclude Lessa.
Certamente non è facile combattere i pregiudizi, in quanto, come spiega Giovanni Sebastio, ci sono alcuni punti neri nella storia della nostra città, che hanno provocato malattie ed inquinamento. Ed è proprio per questo che insieme, bisogna mettere in evidenza le parti più belle della città che attirano maggiormente il turista. Nel concreto dunque, la proposta, come sottolinea Irene Lamanna, è quella di tutelare il nome di Taranto, in quanto la città è vittima del sistema politica Italia, e del sistema politica Taranto, denunciando in maniera fattuale, tutti coloro i quali diffamano il nome della città. Taranto ultimamente, insieme alle sue tristi vicende, è stato il fulcro dei più grandi titoli giornalistici e di molte campagne elettorali, ed è proprio per questo motivo che le associazioni decidono insieme di denunciare tutti coloro che usano pubblicamente la vicenda legata alla città, per fini strumentali, diffamando la stessa agli occhi della nazione. “Siamo stanchi di sentire gente che denigra il territorio, sia per scopi politici o altro” afferma Gianluca Lomastro. Dunque, basta lamentele, basta cattiva immagine, ma ampio spazio solo a proposte per ripartire e cercare di rilanciare l’economia e il lavoro nella città.