La discarica ‘Vergine’ di Lizzano-Fragagnano deve essere messa in sicurezza, bonificata e chiusa all’esercizio. Questo è quello che chiedono le comunità, le Amministrazioni comunali, le associazione di volontariato ed anche il sottoscritto a nome di Liberi E Uguali a livello regionale, provinciale, dopo il lungo lavoro portato avanti da anni assieme al locale circolo cittadino di Lizzano. Una battaglia che ci ha visto protagonisti anche attraverso la presentazione di un esposto, a mia firma, presentato a settembre dello scorso anno presso la Procura della Repubblica di Taranto.
A tal proposito risulta sconcertante la notizia di un eventuale acquisto da parte della Regione Puglia della discarica privata per renderla utile all’esercizio per il conferimento dei rifiuti.
Contro questo ci siamo da subito battuti in maniera chiara ed inequivocabile, abbiamo presentato interrogazione consiliare regionale urgente, abbiamo scritto una nota alla dottoressa Barbara Valenzano, Capo dipartimento regionale per le politiche ambientali, e al presidente alla Regione Puglia, Michele Emiliano.
La risposta della dottoressa Barbara Valenzano, che non é tardata ad arrivare, che alleghiamo di seguito, riferisce di un sopralluogo effettuato alcune settimane fa nell’intenzione dell’impianto da porre in sicurezza la struttura.
Ciò é in parte tranquillizzante Ma non abbassiamo la guardia. Speriamo che questa risposta possa essere quella definitiva, ovvero che la Regione si sostituisca al privato, privo di risorse finanziarie, per poter effettuare la bonifica e la messa in sicurezza del sito della discarica ‘Vergine’ e che tutto si fermi qui!
É auspicabile infatti che per la bonifica e la messa in sicurezza della discarica, la Regione si impegni in questa azione, ma noi chiediamo che la sua buona intenzione si possa concludere con la messa in sicurezza della discarica stessa e che non arrivi poi la sorpresa di dover vedere aperta all’esercizio la discarica stessa.
Ribadiamo che su questo siamo totalmente contrari e chiederemo al presidente Emiliano di avere un atteggiamento rigido su questa vicenda, perché, per il “fattore di pressione”, Taranto non può ricevere conferimenti di altri rifiuti nelle discariche della provincia. Non si possono autorizzare ampliamenti, non si possono fare sopralzi perché il territorio tarantino ha già dato tanto!
Invitiamo inoltre il presidente Emiliano, nella sua funzione anche ad interim di Assessore regionale all’Ambiente, di fare una seria programmazione con un Piano che preveda la chiusura del ciclo dei rifiuti, implementando la raccolta differenziata, per evitare che Taranto continui a ricevere rifiuti conferiti da altre parti della regione, da altre parti d’Italia. Chiediamo che ci sia una pianificazione dove ogni provincia gestisca i propri rifiuti nella propria provincia. Ovviamente l’implementazione della raccolta differenziata spinta è l’ unico strumento per poter evitare il proliferare delle discariche e non è tollerabile continuare a restare fermi. Accettiamo con con garbo istituzionale la risposta della dottoressa Valenzano sperando che oltre a queste misure necessariamente utili, ovvero quella di bonifica e messa in sicurezza del sito, non si vada oltre.
Come Liberi E Uguali, A livello regionale, provinciale e comunale, vigileremo costantemente per evitare ulteriori aggravi, per la nostra provincia, di discariche e quindi che l’impianto in oggetto non entri più in esercizio.
Mino Borraccino