Attraversare la storia, partendo dalle origini della civiltà occidentale (Esiodo, Omero, La Bibbia), per analizzare il pregiudizio contro le donne in maniera sistematica e critica. È questo l’obiettivo che si è posto Paolo Ercolani quando ha iniziato la stesura del suo ultimo libro “Contro le donne. Storia e critica del più antico pregiudizio”, che presenterà giovedì 15 marzo, alle ore 18.00, presso la Sala Conferenze del Palazzo della Cultura di Ginosa.
L’evento, promosso dal Centro Antiviolenza Rompiamo il Silenzio, in collaborazione con l’Ambito Territoriale N. 1 di Ginosa, Laterza, Castellana e Palagianello e con l’Arci “Il Ponte di Ginosa”, vuole portare alla luce la responsabilità della filosofia, della religione e delle scienze in generale nella diffusione della discriminazione femminile.
Secondo Platone, le donne sarebbero una reincarnazione degli “uomini inferiori”; secondo Aristotele, nient’altro che “maschi menomati”. Per sant’Agostino, la donna deve essere sottomessa per ragioni sessuali e corporali, per san Tommaso essa è semplicemente “un maschio mancato”. “Come la chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli ai mariti, in tutto”, dice San Paolo. Tertulliano descrive la donna come “la porta del diavolo”, mentre sant’Ambrogio risponde così alla domanda se sia stato più colpevole Adamo o Eva: “Sicuramente Adamo, perché lei aveva dalla sua la scusante della stupidità”. Un’autentica galleria degli orrori che Paolo Ercolani usa per riflettere e trovare nuovi strumenti per superare il “più antico pregiudizio del mondo”.
Paolo Ercolani dialogherà con Antonia Palmisano e Filomena Zaccaria, rispettivamente psicologa e avvocata del Centro Antiviolenza Rompiamo il Silenzio. La presentazione verrà introdotta dai saluti istituzionali di Romana M. Lippolis, Assessora ai Servizi Sociali del Comune di Ginosa. L’evento rientra nel programma di attività di informazione e diffusione dell’operato del Centro Antiviolenza “Staffetta Rossa #nonsolo25novembre”.
Ingresso libero. Per info: 331 7443573.