L’improvviso temporale che ha interessato la città nella giornata di ieri, con venti molto forti, precipitazioni intense e mare agitato ha rischiato di costare caro a quattro diportisti, due uomini e due donne, tutti maggiorenni provenienti da Castellaneta marina, che a bordo di un piccolo natante lungo circa 3,5 metri e con un motore fuoribordo di bassa potenza, sono stati sorpresi dall’improvviso peggioramento delle condizioni meteomarine mentre si trovavano in navigazione al largo dell’Isola di San Pietro.
Determinante è risultato proprio il repentino peggioramento delle condizioni meteo marine con il conseguente rapido peggioramento della visibilità, che, unitamente alla difficoltà di governare il mezzo nautico equipaggiato da un piccolo motore fuoribordo, ha tratto in panico il comandante della stessa unità che non riusciva più a distinguere la costa, con il proprio mezzo di fatto in balia di vento e corrente.
Immediatamente è stato lanciato l’allarme, via telefono cellulare tramite numero di emergenza 1530, alla sala operativa della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Taranto che disponeva l’uscita di due motovedette, al fine di ridurre il più possibile i tempi di intervento, attesa la situazione di grave ed imminente pericolo per l’unità e per i suoi occupanti, tutti ormai vinti dal panico, per l’impotenza nel gestire la situazione.
Lo stato di emergenza in atto è stato testimoniato dalle grosse difficoltà che gli stessi mezzi di soccorso hanno registrato all’atto del mollare gli ormeggi dalla banchina.
Lo scorrere dei minuti nelle fasi di ricerca da parte dei soccorritori per la difficoltà di individuare l’unità che da canto suo non riusciva a fornire, a causa della scarsa visibilità, esatti punti di riferimento, ha sicuramente alimentato lo stato di agitazione dei malcapitati.
Di sicuro la circostanza di aver potuto impiegare contemporaneamente due mezzi di soccorso ha favorito la miglior riuscita dell’operazione di soccorso, avendo i due mezzi perlustrato i due versanti opposti dell’Isola sino ad intercettare il natante in difficoltà, scortandone il rientro in sicurezza nel porto di Taranto.
Per fortuna alla fine si è trattato solo di un grande spavento per tutti gli occupanti, sebbene la vicenda avrebbe potuto avere ben altro epilogo.
L’occasione è quindi opportuna per ribadire ancora una volta, l’assoluta necessità di mantenere un approccio con il mare il più prudenziale possibile, soprattutto in casi in cui le previsioni meteorologiche non risultino favorevoli, non si disponga di grande esperienza e, particolare non trascurabile, si utilizzi un mezzo nautico di caratteristiche poco adatte ad una navigazione impegnativa.