In ordine alla posizione dirigenziale a novembre conferita all’arch. Lorenzo Natile già dirigente di ruolo del comune di Massafra ex art 110 Tuel, oggetto di segnalazione da parte della trasmissione “Striscia la Notizia” relativa ad una asserita inconferibilità delle funzioni dirigenziali ex art. 3 dlgs. n. 39/2013 e delle competenze gestionali ex art 35 bis del Dlgs 165/2001, si rappresenta quanto segue :

L’architetto Natile ha partecipato alla selezione per il conferimento dell’incarico dirigenziale ex art 110 D.lgs. 267/2000 bandito nell’ottobre 2017. Nella domanda di partecipazione lo stesso ha puntualmente indicato di aver subito una condanna penale in primo grado per il reato di “Tentato abuso d’ufficio”.
A seguito di puntuale verifica del consolidato orientamento dell’ANAC n.68 del 09/09/2014, che esclude dall’applicazione della legge Severino e delle sue derivazioni in materia di norme di prevenzione della corruzione, come appunto la previsione dell’art 35bis del Dlgs 165/2001, i reati tentati, il candidato è stato ammesso alla selezione dall’ufficio competente, esaminato dalla commissione di esperti ed infine nominato dal Presidente della Provincia.
A seguito di mia espressa richiesta, l’arch. Natile faceva pervenire alla sottoscritta la sua dichiarazione di assenza di cause di inconferibilità con l’incarico dirigenziale assunto.
Si rappresenta inoltre che lo stesso dirigente ha già sostenuto, da parte del Responsabile dell’Anti Corruzione del comune di Massafra, Ente in cui il dirigente è incardinato di ruolo, la verifica dell’assenza di condizioni previste dall’art 35 bis dlgs. 165/2001 che determinano l’impossibilità di partecipare a qualsiasi titolo a commissioni di gara e di concorso con esito favorevole.
A parere della scrivente, in ossequio all’orientamento dell’ANAC n. 68 del 09/09/2014, l’arch. Natile non si trova nella posizione di inconferibilità perché il reato di abuso d’ufficio nella forma del tentativo non rientra tra i reati previsti dal D.lgs. 39/2013 e sue declinazioni in quanto fattispecie diversa.
Per dovere di cronaca allego al presente chiarimento la relazione del Ministero degli Interni trasmessa al Consiglio di Stato, in ordine al ricorso straordinario al capo dello Stato promosso dal sig. XXX, di cui è stato letto uno stralcio nel servizio televisivo del 15 maggio scorso, attribuendo erroneamente al Ministero affermazioni che chiaramente sono del Ricorrente a supporto del suo ricorso.
Da una corretta lettura si può chiaramente evincere, invece, che il funzionario istruttore nel riportare le pretese del ricorrente, conclude l’istruttoria chiedendone l’inammissibilità e giammai si esprime sulla nullità dei concorsi come diversamente appare nel servizio di Striscia del 15/05/2018.
Taranto li 17/05/2018
Il Segretario Generale Responsabile della prevenzione della corruzione della Provincia di Taranto