Ancora una notte di violenza e vandalismo contro i mezzi di Kyma Mobilità. Anche questa volta, ignoti teppisti hanno colpito con il lancio di pietre, mandando in frantumi i vetri e mettendo in serio pericolo l’incolumità di autisti e cittadini.
Scene che si ripetono con una gravità inaudita, proprio mentre il Paese è ancora scosso dalla tragica morte di un autista in servizio avvenuta pochi giorni fa. Evidentemente, nulla è servito a fermare la follia di chi continua a seminare paura per le strade.
Il SINAI presso Kyma Mobilità Taranto denuncia con forza quanto accaduto e sottolinea che l’Azienda aveva tempestivamente richiesto al Prefetto il rientro anticipato dei mezzi, misura di buon senso motivata dall’esigenza di tutelare il personale e l’utenza in una serata notoriamente a rischio.
Una richiesta che è stata respinta, con il risultato che ancora una volta sono stati gli autisti a pagarne le conseguenze in prima linea.
Non solo paura e danni morali: i mezzi colpiti sono beni pubblici, e i costi delle riparazioni – seppur secondari rispetto alla tutela della vita umana – ricadono comunque sulla collettività, sottraendo risorse che potrebbero essere destinate al miglioramento del servizio.
Una ferita economica e sociale che Taranto non può più permettersi.
È inaccettabile che chi lavora per garantire un servizio pubblico essenziale debba trovarsi esposto alla violenza di delinquenti o sconsiderati.
Il SINAI chiede che la Prefettura e le istituzioni locali rivedano con urgenza le strategie di prevenzione e sicurezza, con controlli mirati e presidi effettivi nelle ore serali e nelle aree più sensibili.
Non si può più attendere che ci scappi un’altra tragedia per prendere provvedimenti.
Infine, il SINAI rivolge un appello alla cittadinanza: difendere e rispettare il trasporto pubblico significa tutelare un servizio di tutti. Gli autobus, gli autisti, i lavoratori di Kyma Mobilità rappresentano ogni giorno la faccia della città in movimento. Proteggerli significa proteggere Taranto stessa.
Il Sindacato continuerà a vigilare e a denunciare pubblicamente ogni episodio, portando la questione ai tavoli più alti finché non verranno garantite condizioni di sicurezza reali per tutti i lavoratori di Kyma Mobilità.
Scopri di più da Tarantini Time Quotidiano
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.










