È da una cucina qualunque, in un appartamento della provincia di Taranto, che ha avuto inizio l’incubo di una 21enne nigeriana. Era arrivata in Italia passando dalla Francia, dove viveva, e aveva trovato un rifugio temporaneo a casa di un amico, un uomo di 43 anni, operaio, originario della Costa d’Avorio, con regolare permesso di soggiorno, come lei.
Venerdì pomeriggio, la ragazza si trovava in cucina quando l’uomo le avrebbe detto che stava per farsi una doccia. Niente lasciava presagire cosa sarebbe successo poco dopo.
È uscito dal bagno completamente nudo. Senza dire una parola, l’ha afferrata per i capelli, l’ha trascinata via e, dopo averla spogliata con la forza, l’ha costretta a subire un rapporto sessuale. La donna ha provato a reagire, a liberarsi, a fuggire. È riuscita a divincolarsi, ha corso verso il balcone. Lì, con addosso solo una tenda e qualche straccio, ha gridato disperatamente aiuto.
Le sue urla hanno attraversato il cortile. Sono bastati pochi minuti perché qualcuno chiamasse il 112.
I carabinieri, arrivati sul posto, hanno trovato la giovane visibilmente scossa e l’hanno accompagnata in ospedale per ricevere cure e conforto. Per l’uomo, invece, sono scattate le manette: su disposizione del magistrato di turno, è stato arrestato con le accuse di violenza sessuale e lesioni personali. Ora si trova in carcere, in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria.
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