“Sulla vicenda ex Ilva, Taranto deve cambiare passo e deve diventare protagonista delle decisioni che si assumeranno nei prossimi mesi. Le scelte che il Governo è chiamato a compiere riguardano un’azienda strategica per il Paese, ma soprattutto una città ed una comunità stanche di subire provvedimenti non condivisi.
Bene ha fatto il neoeletto sindaco di Taranto, Piero Bitetti, a sottolineare l’importanza di arrivare ad un Accordo di programma che non sia scritto e composto altrove e sottoposto al primo cittadino solo per un avallo notarile. Taranto deve partecipare ai processi decisionali, deve essere presente ai tavoli istituzionali, deve poter esprimere le sue istanze democraticamente.
Allo stesso modo l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) deve prevedere la massima trasparenza ed il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse. Ancora una volta, invece, come segnalato dalle associazioni Legambiente e Peacelink, assistiamo violazioni della parità di trattamento denunciate alla Commissione Europea.
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Con la scelta scaturita dalle urne lo scorso 8 e 9 giugno, Taranto ha deciso di intraprendere un percorso di tutela della salute, della sicurezza dei lavoratori, dell’occupazione, dell’ambiente, di bonifica del territorio e di riconversione industriale. Ora serve l’impegno delle forze del campo progressista, a tutti i livelli, affinchè i giovani di questa comunità possano trovare nella loro città occasioni di studio, di lavoro, di affermazione professionale”.
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