La vicenda dei lavoratori del CUP (Centro Unico Prenotazioni) di Sanitaservice Taranto è stata discussa in III Commissione Sanità della Regione Puglia. Non è la prima volta, perchè si tratta di una questione annosa su cui, nei giorni scorsi, è intervenuto anche un gruppo di addetti del CUP con segnalazioni precise e circostanziate.
La Cisl FP Taranto Brindisi segue da tempo la vertenza ed ha più volte ribadito il pieno diritto degli addetti all’inquadramento nella categoria C, come già avviene nelle Sanitaservice di Lecce e Brindisi e come previsto dal Contratto Collettivo di Lavoro della sanità privata.
Il sindacato ha stigmatizzato il comportamento di Sanitaservice Taranto che continua a negare un diritto contrattuale per motivi di sostenibilità economica della commessa. “Perchè – ha chiesto Flavia Ciracì segretaria territoriale della Cisl Fp Taranto Brindisi – in altri territori le risorse ci sono? E ancora: perchè a Taranto si impiegano ingenti somme in attività di formazione sull’intelligenza artificiale? Non sarebbe più utile e necessario garantire prima pari dignità al lavoro delle persone?”
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All’audizione non sono intervenuti i vertici dell’Asl Taranto, socio unico di Sanitaservice, assenza duramente contestata dalla Cisl Fp. La Commissione, infine, ha assunto l’impegno di istituire un tavolo tecnico-politico con la partecipazione di Dipartimento Salute e Asl Taranto, delegando i consiglieri Di Gregorio e Perrini come referenti. “A Taranto – ha concluso Ciracì – ci sono dei lavoratori discriminati. Ringraziamo i consiglieri regionali e la Commissione Sanità per l’impegno, ma la nostra battaglia continuerà per ottenere il legittimo adeguamento di categoria di questi lavoratori”.
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