Il confronto pubblico, aperto e basato sui contenuti è l’unico modo serio per costruire un vero cambiamento.
Sul piano ambientale e industriale la mia posizione è chiara e definitiva:
No all’AIA.
La chiusura delle fonti inquinanti fa già parte del nostro programma e delle nostre priorità per garantire salute e sicurezza ai cittadini di Taranto.
Al contempo, devono essere tutelati i lavoratori dell’Ilva e dell’intero indotto.
La transizione non può essere fatta sulle spalle delle famiglie tarantine. Serve un piano nazionale che accompagni la fuoriuscita dalla monocultura dell’acciaio con soluzioni occupazionali, formazione, investimenti pubblici e riconversioni industriali reali. Non ci può essere giustizia ambientale senza giustizia sociale.
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No al Comparto 32 e a ogni ulteriore consumo di suolo. Il nostro programma parla chiaro: rigenerazione urbana sì, speculazione edilizia no.
Sul piano case popolari ho già espresso le nostre posizioni e anch’esso fa parte integrante del nostro programma per garantire un diritto abitativo vero e sostenibile.
No assoluto al trattamento dei fanghi nel porto, un’area bonificata con fondi nazionali e destinata a ben altro, non a diventare una discarica di fanghi industriali. Questa scelta è inaccettabile e contraria agli interessi ambientali e sociali della città.
No alla privatizzazione degli asili nido e dell’azienda dei rifiuti. Ci siamo battuti perché il Commissario Prefettizio trovasse le risorse per evitare la privatizzazione, rimettendo la decisione nelle mani del Consiglio Comunale. La nostra linea è ferma: i servizi essenziali devono restare pubblici.
AMIU/Kyma Ambiente va riorganizzata e rilanciata. Abbiamo sempre sostenuto che le aziende partecipate devono restare pubbliche. I lavoratori sono una risorsa preziosa, da valorizzare. Serve un nuovo Consiglio di Amministrazione formato da profili di alta competenza e autonomia, che restituiscano efficienza e credibilità all’azienda pubblica.
Sì al reddito di dignità comunale, uno strumento fondamentale per contrastare la povertà e garantire un minimo di sicurezza economica alle famiglie più fragili della città. Il mio impegno è individuare risorse reali per poter attivare questo strumento e garantire un sostegno concreto a chi ne ha più bisogno, collegandolo a politiche attive per il lavoro e l’inclusione sociale.
Legalità, trasparenza, meritocrazia: questi saranno i pilastri della mia amministrazione. Non cerchiamo tatticismi, ma alleanze sui contenuti, alla luce del sole. Ai cittadini che chiedono impegni chiari rispondo con altrettanta chiarezza: sono pronto ad assumerli pubblicamente, perché credo in un progetto amministrativo serio, partecipato e coraggioso.
La mia lealtà è verso Taranto. Ora è il momento di scegliere da che parte stare. Io ho già scelto: sto dalla parte dei cittadini, del lavoro dignitoso, dell’ambiente e della verità.»
Piero Bitetti
Candidato sindaco centrosinistra
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