“Gli asili nido comunali restano nell’alveo pubblico e tutti sono pronti a intestarsi la paternità di tale vittoria. Ma dove erano quando sollevavamo la questione in quel consiglio comunale dove la maggioranza compatta aveva votato a favore della privatizzazione e dove erano quando presidiavamo con gli operatrici e gli operatori del settore Palazzo di Città?”
Così Mimmo Sardelli, segretario generale della FP CGIL di Taranto, che in una nota congiunta firmata anche dal segretario aziendale al Comune di Taranto, Pietro Miceli, stigmatizza la strumentalizzazione “politica” che si sta facendo sul tema.
“Apprendiamo con estrema soddisfazione della decisione della Commissaria Prefettizia, dottoressa Perrotta, di disporre una variazione di bilancio che consentirà la prosecuzione del servizio con gestione pubblica – dicono Sardelli e Miceli – ma auspichiamo anche atti di estrema correttezza da parte di tutto coloro che hanno tentato fughe in avanti nel dare la notizia”.
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“Bisogna dare atto che diverse parti sociali sono state attive nella vicenda in questione, anche attraverso manifestazioni cittadine, pertanto – scrivono ancora – parlare di “vittorie” di questa o quell’altra parte sa solo di propaganda politico-sindacale e mortifica invece il lavoro di tutti coloro che si sono mobilitati a favore di un servizio di eccellenza pubblico”.
Nel frattempo, però, la Funzione Pubblica CGIL ritiene opportuno cristalizzare il risultato dando seguito anche ad un confronto sui processi organizzativi che riguarderanno il servizio.
“E’ indispensabile, prima dell’adozione degli atti attinenti alla gestione degli asili nido comunali, in applicazione degli artt. 4 – 5 e 87 del vigente C.C.N.L., un sereno confronto in merito alle modalità con le quali si intende procedere con la conclusione dell’attuale anno educativo ed i relativi termini, nonché le garanzie di continuità lavorativa delle lavoratrici/i della cooperativa di supporto educativo, atteso che il vigente contratto scade il 30 giugno prossimo – dicono Sardelli e Miceli – Messo in salvo l’anno educativo 2025/2026, la FP-CGIL, si auspica che la prossima Amministrazione abbandoni definitivamente qualsiasi indirizzo che possa convergere verso un percorso che prevede l’esternalizzazione e privatizzazione degli asili nido comunali”.
“Oggi – conclidono – investire nell’aumento dell’offerta di asili nido pubblici significa innanzitutto guardare a una condizione della cittadinanza sociale per le future generazioni che sia in grado di contrastare, oltre al fenomeno della povertà educativa, anche quello di un saldo negativo della bilancia demografica, agevolando la difficile conciliazione vita-lavoro.
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