Il 25 aprile è la nostra storia, è il sangue di coloro che una mattina si sono alzati e hanno deciso di scacciare l’invasore, perché la libertà è il risultato della liberazione. Raccomandare sobrietà come sta facendo il Governo in occasione della morte di un gigante della storia contemporanea come Papa Francesco non solo è offensivo, ma significa che la festa della Liberazione è unicamente sopportata, non onorata. Mentre la storia e la verità sono la base del nostro progresso e sono essere stesse sobrietà civica e morale
Così il Segretario generale della CGIL di Taranto, Giovanni D’Arcangelo, che preannuncia le iniziative che da domani (25 aprile) e fino al Primo Maggio caratterizzeranno l’attività del sindacato a Taranto e in provincia.
Tradizionale la presenza di una delegazione della CGIL alla deposizione della corona al cippo Pandiani sul lungomare di Taranto, predisposta dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.
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Sempre domani la CGIL insieme all’ANPI e il Comune di Martina Franca, alle 10.00 parteciperà alla cerimonia di deposizione dei fiori al cippo dei Caduti nella Resistenza in Piazza Vittorio Veneto a Martina Franca. Seguiranno in mattinata e nel pomeriggio iniziative di condivisione e conoscenza sulle storie della Resistenza all’interno della Villa comunale Garibaldi.
Celebrazioni anche a Grottaglie, dove la CGIL, attraverso lo SPI CGIL e la FLAI CGIL e insieme all’Auser e ai Presidi del Libro alle 17.45 svolgerà prima un sit-in davanti alla stele dedicata a Giacomo Matteotti e poi a Castello Episcopio, alle 18.30, animerà il dibattito su “La Resistenza: scelta di un futuro di libertà, il nostro presente”.
Insieme alle celebrazioni però abbiamo il dovere della testimonianza e della memoria – sottolinea Giovanni D’Arcangelo – e per questo martedì 29 aprile proprio a cavallo tra il 25 aprile e il Primo Maggio, saremo in una scuola per raccontare il contributo del mondo del lavoro alla lotta per la Libertà.
L’appuntamento con l’edizione 2025 di “Popoli Resistenti” è martedì 29 aprile alle ore 10.00 nell’aula magna dell’ITIS “A. Pacinotti” di Taranto.
Racconteremo le storie di chi già nel ventennio fascista ha avuto il coraggio di ribellarsi e ha così scritto pagine storiche di Resistenza personale e familiare che oggi meritano di riemergere dall’oblio – dice D’Arcangelo.
Un lavoro che la CGIL di Taranto compie ormai da alcuni anni recuperando alla memoria collettiva gli esempi piccoli e grandi di “resistenti” come Umberto Candelli e sua moglie Alba Leggieri o Angelo Antonicelli e sua moglie Maria Scala Ugenti. Donne e uomini che hanno subìto la fame, il confino, l’infamia, l’emarginazione sociale per le loro scelte di libertà.
Con l’ausilio della compagnia teatrale del CREST i brani di quella “disperazione” politica e
sociale diventano una traccia narrativa per attrici e attori che daranno voce a queste testimonianze che vengono dal passato ma ancora oggi estremamente attuali.
Il Primo Maggio la Festa dei lavoratori si trasferisce a Crispiano, dove in Piazza Madonna della neve a partire dalle 19.30 si svolgerà una iniziativa in collaborazione con l’ARCI e la musica del gruppo rock “Gulp”.
Oggi la Festa dei Lavoratori per noi ha il segno forte della rivendicazione dei diritti ad un lavoro sicuro e dignotosi e a quelli di cittadinanza che proponiamo attraverso i Referendum dell’8 e 9 giugno – termina D’Arcangelo – Saremo in piazza anche per questo!
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