Ricorrono quest’anno i cinquant’anni della morte di Pierpaolo Pasolini. La tragica fine, che oggi ha spiegazioni molto più prossime alla verità, molto lontane dalla verità giudiziaria, il pensiero e la poetica del poeta e scrittore friulano provocano ancora un dibattito acceso e tante domande cui è molto difficile fornire delle risposte definitive. In questa ampia area di studi si colloca il saggio di Silvano Trevisani intitolato “Pasolini” e sottotitolato “L’ergastolo della mia vocazione”. Gli esordi giovanili tra Giacinto Spagnoletti e la Puglia”. L’editore è Macabor.
In particolare, il libro per la prima volta indaga il legame profondo tra il protagonista della cultura italiana del Novecento e la Puglia, Taranto in particolare. Un legame che si salda soprattutto a partire dalla figura di Giacinto Spagnoletti, critico e storico della letteratura, oltre che poeta e scrittore, tra i più noti del Paese, e che ha molti altri punti di snodo. Che il libro ripercorre.
Il libro sarà presentato, nell’ambito degli incontri letterari della Biblioteca Acclavio a cura di Mario Guadagnolo, venerdì 14 febbraio, ore 17.30, nella Biblioteca Acclavio. L’incontro è promosso dall’AIMC, dal Comitato di Taranto della Società Dante Alighieri e dalla Sezione di Taranto della Società Filosofica Italiana. Introdurrà e coordinerà Mario Guadagnolo, interverrà Mariangela Tarantino, Presidente regionale dell’AIMC. A dialogare con l’Autore saranno José Minervini, Presidente del Comitato di Taranto della Società Dante Alighieri, e Ida Russo, Presidente della Sezione di Taranto della Società Filosofica Italiana.
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