Una mamma di Montemesola, componente del comitato dei genitori degli alunni della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “Da Vinci”, ha scritto una lettera indirizzata al Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Imma Bruno, questo il nome della mamma di un alunno della scuola primaria, spiega nella missiva quelle che sono le difficoltà incontrate dagli studenti, con la didattica a distanza. E’ infatti da due giorni che per problemi di connessione internet, i ragazzi non riescono a seguire le lezioni online. Con il crescendo dei contagi e l’ordinanza di Emiliano che apre alla possibilità di scegliere se seguire le lezioni in presenza o a distanza, molti genitori di Montemesola, pur consapevoli dell’importanza che la socialità ricopre nella didattica hanno optato per la “Dad”, proprio per permettere ai loro figli di studiare in sicurezza e scongiurare il rischio di contagio, essendoci stati già alcuni casi di positività al Covid (una maestra e un alunno) all’interno dell’istituto.
A quanto pare però, agli studenti non è garantita la possibilità di poter “frequentare”, seppur virtualmente, le lezioni, a causa di incresciosi problemi di natura tecnica che ad oggi, a distanza di due giorni, non sarebbero ancora stati risolti.
E questo, sostanzialmente, è il contenuto della lettera che Imma Bruno, mamma e avvocato di Montemesola, ha indirizzato al presidente Emiliano.
Di seguito il testo integrale della lettera:
“Caro Presidente (le lettere iniziano tutte così, ma davvero, soprattutto in questo momento, sei caro a tanti genitori come me) Ti espongo la situazione della scuola primaria di Montemesola (TA) facente parte dell’Istituto comprensivo Da Vinci Monteiasi-Montemesola: – per il secondo giorno consecutivo, 144 alunni (ovvero 7 classi intere su 9 totali che hanno optato per la DAD integrale e qualche piccino delle altre due classi che ha optato per la DID) non hanno potuto fare lezione a distanza! Il preside sulla carta garantisce la possibilità di scelta (tra didattica in presenza e didattica a distanza) ma in concreto per il nostro plesso non ha ancora attivato alcuna lezione a distanza perché non c’è segnale o è talmente debole da non consentire le lezioni da sincrono per tutte le classi. E non si sa per quanto altro tempo i nostri figli resteranno senza scuola! Come rappresentante dei genitori in consiglio d’istituto ho chiesto di consentire almeno alle insegnanti di potersi collegare da casa, come facevano prima e la dad andava bene e i nostri figli avevano trovato il loro equilibrio. Mi ha risposto di NO, il Ministero impone che i docenti stiano a scuola…anche se le aule sono vuote e la linea per la didattica a distanza è inesistente! È assurdo! È inaccettabile! È vergognoso! È da marzo che si sarebbero dovute adeguare le scuole, anche i plessi dei paesi più sperduti! È da marzo che si sapeva che siamo entrati in una nuova era e che il digitale ora più che mai è questione URGENTE! Sono arrivati fondi a pioggia a comuni e scuole, ma a quanto pare qui nel paese in cui vivo nessuno ha pensato alla Primaria (tanto i bambini non si ammalano di Covid! Nella classe di mio figlio invece 4 positivi di cui uno è stato ricoverato per due settimane all’ospedaletto di Bari!!). Possiamo denunciare per interruzione di pubblico servizio? Non proprio. Ad impossibilia Nemo tenetur. Formalmente c’è ogni disponibilità e in concreto? Nella sostanza?? Intanto i bambini continuano a pagare il conto di questa emergenza sanitaria, delle scuole “sgarrupate”, di chi si mette a posto con le carte ma non risolve in concreto. E noi cittadini, noi genitori che vogliamo la didattica ma in sicurezza (ed ora l’unica via possibile è la Dad) Noi speriamo che ce la caviamo. Caro Presidente, fai qualcosa per i 144 bambini della primaria di Montemesola.
Grazie
Cordiali Saluti
Una mamma di Montemesola (TA)”
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