Atre 22 persone indagate nell’ambito dell’inchiesta T- Rex condotta dalla Guardia di Finanza di Taranto e che ha visto agli arresti l’ex presidente della provincia Martino Tamburrano con alcuni imprenditori, per l’ampliamento della discarica Torre Caprarica.
Sono stati notificati dunque gli avvisi di conclusione indagini a coloro che, secondo la Procura, avrebbero favorito Tamburrano a portare a termine l’ampliamento della discarica grazie alla quale, stando alle indagini delle Fiamme Gialle, avrebbe intascato tangenti e ottenuto un’auto di lusso.
Nel registro degli indagati figurano i nomi di Antonio Albanese, imprenditore e del finanziere Giuseppe Marzella, entrambi accusati di rivelazione di segreto istruttorio e corruzione; il maresciallo dell’Arma Antonio Bucci, accusato di aver preso parte a incontri durante i quali Tamburrano avrebbe pianificato tutto; il finanziere Francesco Lacorte, fratello dell’assessore del comune di San Marzano, Giuseppe Lacorte. Stando alle indagini, Francesco Lacorte avrebbe raccontato al fratello assessore, di intercettazioni su Pasquale Lonoce, imprenditore che a San Marzano, gestiva il servizio dei rifiuti.
A proposito di ciò, è finito nel registro degli indagati anche il sindaco di San Marzano, ex Deputato della Repubblica, Giuseppe Tarantino.
Come riporta l’edizione odierna del Quotidiano di Puglia, dalle indagini sarebbe emerso che Tarantino, prima di essere eletto sindaco, avrebbe consegnato a Lonoce una lista di persone da assumere. In cambio, Giuseppe Tarantino, avrebbe ottenuto il loro appoggio prima e dopo le consultazioni elettorali.
Sotto indagine anche famigliari di Lonoce, un imprenditore e due dipendenti della provincia