Lo abbiamo presentato quale candidato montemesolino al consiglio regionale in un precedente articolo.
Donato Alba, sulle pagine di Tarantini Time, ci parla del suo impegno politico e ci spiega perché ha scelto di candidarsi alla carica di consigliere regionale.
La politica quale mezzo per incontrare la vita
53 anni, diploma tecnico commerciale, già candidato sindaco, ricopre la carica di consigliere comunale da 20 anni sempre dalla stessa parte: a sinistra.
La politica per me è bellezza, servizio sociale e deve ritornare alla sua vera essenza. Deve occuparsi del buono, del giusto, del vero. Un modo, un mezzo per incontrare la vita.
In politica per dovere civile
Quello che mi spinge alla politica non è entusiasmo, ma dovere civile, quello che da sempre mi spinge ad occuparmi degli ultimi, di quelle classi sociali che non hanno voce e che soffrono schiacciate dalle dinamiche socio-economiche. Tutti i lavoratori, sia stabili che precari, i pensionati, le donne, i disabili. A questi da qualche tempo si sono ormai aggiunti i piccoli artigiani e coloro che lavorano nel campo della cultura, del teatro che è il luogo più bello che io abbia mai conosciuto, ai lavoratori dello spettacolo tanto inascoltati soprattutto in questo momento storico. Sento il dovere di abbracciare i problemi legati ad una “cultura” che ci costringe ancora a parlare di diritti LGBT, pronto ad ascoltare le donne, la bellezza per eccellenza di questo pianeta. Per loro sento di continuare il mio impegno in politica
In Consiglio il pensiero di una sinistra che non si piega ai dettami del liberismo
In Consiglio Regionale porterò il punto di vista di una sinistra che non si vuole piegare ai dettami del liberismo e che vuole riaffermare i diritti sanciti dalla nostra Costituzione: il diritto alla salute e quindi alla Sanità Pubblica, il rilancio della Scuola Pubblica e la rivalutazione di chi vi opera all’interno e la salvaguardia del territorio Pugliese. Per quanto riguarda Taranto e la sua Provincia, il mio impegno prioritario sarà per la nazionalizzazione dell’ex ILVA e la riorganizzazione del sistema sanitario pubblico del territorio.
Senso Civico per arginare spinte reazionarie, razziste e xenofobe al sud.
Senso civico innanzitutto perché contiene al suo interno una pluralità di voci ma ben collocate nell’orizzonte della sinistra antifascista. Queste elezioni rappresentano un momento importante nella storia di questa Regione e anche dell’Italia. L’avversario di Emiliano è un rappresentante della peggiore destra e qui bisogna costruire un argine al dilagare delle spinte reazionarie, razziste e xenofobe al sud.
Istruzione e sanità pubbliche
Istruzione e Sanità pubbliche. Il Covid dovrebbe aver aperto gli occhi a tutti. Tutto il peso della pandemia è ricaduto sulle strutture sanitarie pubbliche che hanno rischiato il collasso a causa dei tagli realizzati negli ultimi 30 anni per dirottare i soldi verso la sanità privata.
Per quanto riguarda l’istruzione, solo la Scuola Pubblica può spingere al superamento delle differenze tra le classi favorendo il ritorno di quegli ascensori sociali che hanno fatto in modo che negli anni del dopoguerra, i figli di contadini e operai siano potuti diventare anche classe dirigente in questo paese. Ma, per poter fare questo, la scuola pubblica deve reagire alle politiche che la vanno relegando sempre più nel ruolo di protesi della formazione professionale. Inoltre, è necessario tornare ad investire sia in termini di infrastrutture che di personale, superando il precariato che da anni regna nel circuito delle docenze.
La cultura può salvare il futuro dei giovani pugliesi
Per le politiche giovanili, dico solo che il lavoro, quello sano e stabile e la cultura, possono salvare Puglia dalla peggiore delle catastrofi: la diaspora di una intera generazione.