“Lunedì il sindaco di Grottaglie comunicava la firma del contratto con la società Teorema SpA che gestirà il servizio di raccolta differenziata porta a porta esteso in tutta la città. Un segnale indubbiamente positivo per il territorio dopo anni di attesa. Peccato che a meno di 24 ore dall’annuncio apprendiamo a malincuore che la Teorema Spa ha come socio di maggioranza con una quota del 72,98% la AVR Spa, holding che si occupa della raccolta rifiuti a Reggio Calabria e in altre sei regioni italiane, finita ieri sotto sequestro per mafia. La holding, infatti, tra le altre cose sembra non esitasse a scendere a patti con imprenditori collusi con i clan e con la parte politica più corrotta, che spesso ha imposto alla società assunzioni e scatti di carriera per dipendenti selezionati, in futuro utili per acquisire voti e consensi.” Così in una nota il deputato grottagliese Gianpaolo Cassese (M5S).
“Considerata la gravità del caso – aggiunge il deputato – invito l’amministrazione locale a valutare, dopo un’accurata verifica delle procedure fin qui svolte, l’adozione di ogni iniziativa opportuna al fine di tutelare il nostro Comune e i cittadini grottagliesi che, con le loro tasse, sostengono gli ingenti costi di questo tipo di servizi”.
“Ci auguriamo tutti che l’esito delle indagini non pregiudichi l’avvio della raccolta differenziata nel nostro territorio, ferma al 28,14% (media 2019) a fronte dei dati ben più incoraggianti degli altri comuni limitrofi, dove raggiunge già da tempo livelli più importanti (sempre nel 2019: Montemesola 83,31%; Laterza 72,38%; Crispiano 73,77%; Carosino 73,8%; Martina Franca 73,71% ).”
“Anche se è vero che bisogna evitare che Grottaglie resti il fanalino di coda sulla raccolta dei rifiuti, è ancora più importante che questa brutta vicenda giudiziaria non abbia ricadute negative sulla nostra comunità, esponendo i pacifici cittadini grottagliesi in una vicenda assai preoccupante. ” conclude il deputato.