Ai lavoratori di Arcelor Mittal viene impedito di aderire allo sciopero da noi indetto per 24 ore dalle 7.00 di oggi. La multinazionale continua con il suo atteggiamento arrogante; questa volta, attraverso le comandate allargate, costringe i lavoratori ad andare a lavorare e a fare produzione. ledendo così un diritto sancito dalla Costituzione Italiana. Ancor più nitido il quadro in un momento di crisi sociale, sanitaria ed economica come quello attuale: evidente che l’attenzione della multinazionale è unicamente rivolta alla ricerca continua ed incondizionata di profitto, che non si ferma neanche di fronte all’esigenza che viviamo oggi di tutelare la salute.
Ieri abbiamo chiesto al Prefetto di Taranto di intervenire nella vicenda per evitare che continuino a creare in fabbrica occasioni di incontro ravvicinato, e quindi di contagio da Coronavirus, tra lavoratori. Al tempo stesso, abbiamo dato mandato ai nostri legali di denunciare quella che riteniamo essere una condotta antisindacale per lesione del diritto di sciopero, con richiesta di un risarcimento pari a 1 milione di euro, somma che devolveremo ai lavoratori che non hanno potuto esercitare tale diritto e alle loro famiglie.
Franco Rizzo Coordinatore provinciale USB Taranto