Sono ancora forti gli echi di giustizia lanciati da Foggia che noi Sardine Pugliesi (coordinamento delle sardine di Bari, Brindisi, Lecce, Foggia, Taranto e BAT) torniamo a fare appello a tutti i cittadini che si oppongono alla mafia e a tutte le forme di criminalità organizzata, affinché siano presenti con noi al sit-in organizzato il prossimo 16 gennaio alle ore 9.00 davanti al Tribunale di Bari in via Saverio Dioguardi 1. In quella data si svolgerà l’udienza preliminare di rinvio a giudizio per Monica Laera,condannata gia in via definitiva per associazione mafiosa, moglie di Lorenzo Caldarola anche lui condannato per mafia e componente del clan Striaciuglio del quartiere Liberta’. Monica Laera il 9 febbraio 2018 aggredì sul suolo pubblico la giornalista inviata del Tg1 Maria Grazia Mazzola.
Maria Grazia fu considerata dalla mafia del clan Strisciuglio, “scomoda” perché entrata nel raggio d’azione del suo territorio, osò fare domande sul coinvolgimento di un componente della “famiglia” -il figlio Ivan- in un ignobile caso di stupro nei confronti di una 12enne.
La moglie del boss reagì con un pugno provocando lesioni accertate. Maria Grazia subì l’aggressione fisica e le minacce di morte per aver fatto il suo mestiere, indagando proprio su un fatto di cronaca terribile che l’organizzazione mafiosa voleva tenere sotto silenzio e che molti si erano guardati bene dal trattare.
Laera deve rispondere di aggressione fisica con l’aggravante mafiosa, minacce di morte, lesioni ed esercizio del controllo del territorio.
Le Sardine chiedono che la nostra terra venga finalmente liberata e chiedono che Maria Grazia Mazzola abbia al fianco la società civile. Diciamo No all’indifferenza: in passato cronisti, volontari, uomini dello Stato,sono stati isolati oltre che minacciati dalle mafie. Non possiamo permetterlo.
Il processo contro la mafiosa Laera non riguarda solo Maria Grazia Mazzola ma riguarda tutti noi, perché i giornalisti si espongono per un servizio pubblico, per indagare e pubblicare verità.
Saremo con Maria Grazia e insieme a Libera, l’Unione Donne Italiane, l’Ordine dei Giornalisti, l’Associazione Stampa Romana, i Centri anti violenza Giraffa e Renata Fonte di Bari e Lecce, i Salesiani di Bari, l’Amministrazione comunale del capoluogo pugliese e il sindaco di Bari, la CGIL, le Associazioni del CNCA, gli animalisti di Taviano, e insieme a tutti coloro che alla libertà dalla corruzione e del malaffare vogliono contrapporre una Puglia migliore.
Radio Radicale seguirà l’evento e la manifestazione.
Bari, 11 gennaio 2020