“Emiliano continua a non dare importanza al contrasto della corruzione in sanità, che in tutta Italia costa oltre 6 miliardi di euro e nella sola Puglia centinaia di milioni l’anno. La rotazione dei dirigenti è un atto dovuto proprio per prevenire questa piaga, che viene favorita dalla mancata alternanza di ruoli tra i professionisti. Peccato che la Asl di Taranto continui ad applicare solo parzialmente la normativa”. Lo dichiara il capogruppo del M5S Marco Galante che ha presentato un’interrogazione indirizzata all’assessore alla Sanità Emiliano per conoscere le iniziative che la Regione Puglia intende intraprendere per garantire la piena applicazione della normativa in materia di rotazione del personale da parte della ASL di Taranto.
“La legge n. 190 del 2012 prevede espressamente l’obbligo di rotazione degli incarichi nella pubblica amministrazione – continua Galante – peccato che la ASL Taranto, che negli ultimi anni ha attuato la rotazione solo in alcuni settori escludendo gli altri a causa della “insostituibilità” dei dirigenti, abbia approvato lo scorso gennaio il Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2019-2021. Indovinate un po’? Molte aree, definite dallo stesso Piano “a rischio medio”, sono state “esonerate” dall’obbligo di rotazione del personale e tra esse troviamo aree particolarmente delicate, quali quella di gestione del personale, quella di gestione del patrimonio, i distretti socio sanitari. Il tutto nell’assoluto silenzio del (non) assessore Emiliano e del direttore Rossi, che da anni non risponde alle mie continue richieste di far applicare la legge. Sarà probabilmente perchè per lui nella Asl funziona tutto benissimo come ci ha recentemente detto in Commissione. La normativa anticorruzione vigente deve essere rispettata da parte della ASL Taranto”.