Ha dell’incredibile la storia raccontata dal giornalista Nazareno Di Noi, su “La Voce di Manduria”. Incredibile, appunto, eppure è una storia vera, una vicenda agghiacciante che racconta come la violenza possa essere radicata anche nei contesti ritenuti “sicuri e protetti”.
Il fatto di cronaca riportato sulla testata online, si riferisce ad un episodio di violenza avvenuto sotto gli occhi di molte persone, domenica 6 ottobre, in una pizzeria nel centro di Manduria.
Una donna di 37 anni e il suo compagno 40enne si trovavano a cena in un locale della città messapica, quando è iniziata una discussione tra i due al tavolo. Ad un certo punto, però, l’uomo ha alzato il tono della voce, urlando davanti a tutti i presenti e, alcuni attimi dopo, in preda ad una rabbia furente, ha preso la donna per i capelli e l’ha scaraventata per terra. In un attimo la situazione è dunque degenerata e l’uomo, prima di essere bloccato dal personale di sala del locale, ha preso il piatto con la pizza che era stata servita al tavolo alcuni momenti prima e l’ha tirata sul volto della donna, ormai in preda al terrore e in lacrime.
Sono stati i presenti ad allertare le forze dell’ordine, mentre la donna era rannicchiata in terra per la paura e mentre piangeva atterrita dalla violenza appena subita.
Una storia che, come spiega il giornalista Di Noi nell’articolo, sembrerebbe essere l’epilogo di una serie di violenze perpetrate in passato dal compagno della donna. I carabinieri di Manduria, arrivati nel locale, hanno riportato la calma e consigliato alla donna di sporgere denuncia nei confronti del suo aggressore.
A seguito dell’aggressione da parte del suo compagno, la 37enne è stata poi accompagnata all’ospedale “Giannuzzi” di Manduria, dove le hanno rilasciato una prognosi di guarigione di 7 giorni, per contusioni al volto e alla caviglia.
Denuncia che la 37enne infine ha presentato, oltre ad affidarsi al centro antiviolenza “Rompiamo il silenzio” di Manduria, che ha preso in carico la sua storia e che si sta occupando di lei.
Come riportato dalla “Voce di Manduria” la 37enne, attraverso la sua pagina Facebook, avrebbe sfogato tutta la sua rabbia e il suo dolore: «Nessuno ha il diritto di aggredire fisicamente o psicologicamente chi si è solo fidato di te. Sei una merda, ti denuncio».
Più volte abbiamo pubblicato sulla nostra testata racconti di violenze subite dalle donne: ricordiamo la storia di Federica De Luca, che ebbe un epilogo tragico. Massacrata il 7 giugno 2016 da quello che da lì a poco sarebbe diventato il suo ex marito, che in un giorno di follia ammazzò prima lei, poi il loro figlio Andrea di 4 anni e infine si tolse la vita.
Episodi di violenza che rischiano di diventare terribili fatti di cronaca nera, se le donne non trovano il coraggio di denunciare e porre fine, una volta per tutte, ai maltrattamenti dei loro aguzzini. Perché “l’Amore non uccide”, come ricordarono dolorosamente i genitori di Federica De Luca durante la messa commemorativa della loro figlia.