Esprimo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Carlo Di Sarno, operaio di Arcelor Mittal (ex Ilva) che questa mattina ha perso la vita in un incidente stradale, mentre tornava a casa a Torre Santa Susanna, dopo aver concluso un turno di lavoro massacrante, di 12 ore, poiché comprendente diverse ore di straordinario. Costringere i lavoratori a massacranti turni di straordinario, mentre si mantengono in esubero 1700 loro colleghi, disvela la natura di un capitalismo che, evidentemente, non ha mai abbandonato il suo modo di fare con il profitto che prevale su tutto. A quanto ci risulta, da diversi mesi gli oramai 8000 operai dell’acciaieria di Taranto, continuano ad essere sottoposti a lavoro straordinario. La tragedia che ha colpito Carlo e la sua famiglia, probabilmente era evitabile e la politica non può continuare a legittimare il primato del profitto sulla vita delle persone.
Mino Borraccino
Regione Puglia