Con una interrogazione depositata questa mattina sono tornato ad interessarmi della situazione relativa ai circa 200 lavoratori dei 16 Centri di riabilitazione psichiatrica della ASL di Taranto.
Nelle scorse settimane, con un’altra interrogazione, ho sollecitato il Governo regionale a procedere con l’internalizzazione del servizio, così come consentito anche da una recente sentenza del Consiglio di Stato, per poter garantire certezza e stabilità occupazionale a tutto il personale dipendente che svolge un servizio particolarmente difficile e delicato in condizioni di estrema precarietà e incertezza sul futuro.
Con l’interrogazione depositata oggi, invece, ho sollecitato il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nella sua qualità di Assessore alla Sanità, ad interessarsi dei ritardi, non più tollerabili, con cui la ASL di Taranto liquida ai soggetti gestori delle 16 strutture riabilitative le fatture per i servizi prestati. Stando a quanto denunciato dalle organizzazioni sindacali, le ultime fatture pagate risalirebbero addirittura a novembre 2017. Questi incresciosi ritardi producono, inevitabilmente, ricadute molto negative sui lavoratori per i quali non vengono rispettate le scadenze contrattuali per il pagamento degli emolumenti dovuti. Tra l’altro questa situazione di incertezza incide anche sulla serenità con la quale i lavoratori svolgono le loro delicate funzioni, con il rischio che ci possano essere anche disagi per gli utenti del servizio e per le loro famiglie. A tutto questo aggiungasi che nonostante l’affidamento del servizio, già in proroga, sia scaduto tra dicembre 2017 e febbraio 2018, la ASL di Taranto non ha provveduto né a prorogare nuovamente la gestione agli stessi soggetti né a predisporre gli atti per bandire una nuova gara. E’ urgente, pertanto, che la Regione Puglia intervenga per rimediare a questa incomprensibile inerzia e garantire la serenità dei lavoratori e degli utenti.
Mino Borraccino