È dall’inizio della trattiva, parliamo di luglio 2017, che l’atteggiamento del governatore della Puglia Emiliano chiede la sospensione della trattativa – è la riconferma ancora una volta dell’irresponsabile e indifferenza del Governatore di fronte alle decine di migliaia di lavoratori e dell’ambientalizzazione del sito di Taranto.
Da marzo è stata avviata la copertura dei parchi minerari, le cui lamiere saranno prodotte nello stabilimento di Taranto nell’area PLA2 ridando lavoro a circa 350 lavoratori – sono fatti concreti frutto del negoziato sindacale ben diversi dalla demagogia e dall’attendismo istituzionale di tutti questi anni.
La richiesta di sospendere la trattativa per un sul protagonismo personale non è un fatto nuovo e di per sé – ci sembra scollegato dal risultato elettorale anche perché la trattativa iniziata nel luglio 2017 e da quella data che il governatore Emiliano ne chiude la sospensione. I cittadini e lavoratori di Taranto attendono la difesa dell’occupazione e un ambiente salubre e per cui un’accelerazione del negoziato e non la sua sospensione.
Roma, 23 aprile 2018
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