“Con la circolare del 19 marzo scorso a firma del Direttore del Dipartimento Promozione della Salute, dott. Giancarlo Ruscitti, in merito alla stabilizzazione del personale precario nell’ambito del Sistema Sanitario Regionale, si è fatto un importante passo in avanti per arrivare al raggiungimento di un obiettivo lungamente rincorso che oggi sembra finalmente a portata di mano.
Dopo mesi di incomprensibile stasi e immobilità che avevano portato i lavoratori e le sigle sindacali ad annunciare forme di mobilitazione per rivendicare il diritto alla stabilizzazione sancito da norme legislative vigenti, questa circolare, recependo indicazioni già emerse in sede di confronto con i rappresentanti dei lavoratori, può rappresentare una accelerazione importante per procedere quanto prima alla stipula dei contratti a tempo indeterminato.
Gli stessi Direttori Generali delle ASL, ora, non hanno più alibi da accampare, avendo avuto un chiaro indirizzo a procedere quanto prima nella direzione auspicata, e spetta a loro, adesso, adottare tutti gli atti conseguenti, necessari per le stabilizzazioni.
Resta aperto il tema del rapporto tra le procedure di stabilizzazione e le graduatorie dei vincitori di concorso che, spesso, riguardano le stesse persone. Onde evitare il rischio che i lavoratori possano essere inutilmente collocati, a tempo indeterminato, a centinaia di chilometri di distanza (sempre nell’ambito della stessa Puglia) rispetto alle loro attuali residenze, è auspicabile che, con la regia del Dipartimento Regionale per la Promozione della Salute, i Direttori Generali delle ASL stipulino un accordo (come chiesto, per esempio, dalla Cgil) per un governo delle diverse graduatorie improntato al buon senso, anche superando talune rigidità interpretative contenute nelle circolari applicative della Legge Madia.
Questo consentirebbe di affrontare il doppio tema della stabilizzazione dei precari e delle assunzioni dei vincitori di concorso ancora in graduatoria, con maggiore organicità e intelligenza, visto che in molti casi si tratta di platee assolutamente sovrapponibili.
Ci auguriamo, ad ogni modo, che le amministrazioni sanitarie procedano al più presto per consentire a lavoratori da tempo in attesa di questo passaggio di poter guardare con maggiore fiducia e stabilità al proprio futuro occupazionale, mettendosi alle spalle anni di precariato. Noi continueremo al loro fianco questa battaglia”.