Partito Democratico Area Orlando Taranto: “basta sistema Emiliano”

L’area Orlando si dissocia formalmente dall’operato di Michele
Emiliano dentro il partito e al comando della Regione Puglia. La
nomina di Di Cagno Abbrescia all’acquedotto è solo l’ultimo esempio di
un modus operandi del governatore che a Roma urla contro l’inciucio di
pd e forza italia e poi da anni gestisce il consiglio regionale e le
nomine delle partecipate senza alcuno scrupolo. Solo di qualche
settimana fa la nomina di Fabrizio D’addario, gia rimosso da
Innovapuglia, e ora sistemato in sanitaservice, anche lui eletto con
il centrodestra. Come quella di Borzillo commissario dei Consorzi di
Bonifica, il figlio del candidato di centro destra di Paola nominato
assessore a Taranto, o dei Garanti dei Diritti dei Detenuti e dei
Minori. Un lungo elenco di nominati da Emiliano con il curriculum
tutto politico e mai sulla base di competenze tecniche specifiche, in
ruoli che quanto mai lo necessiterebbero.
Il tutto condotto con l’avvallo di giunta e consiglieri del pd senza
che mai il partito si sia potuto esprimere a riguardo. Poi quando il
pd si esprime ufficialmente attraverso assemblee e documenti, come ad
esempio quando da Taranto è stato chiesto ufficialmente al Governatore
di ritirare il ricorso contro Ilva, Emiliano risponde accusando e
insultando i militanti del suo partito.
Riteniamo che questo, la spartizione consociativa di cariche e posti
di potere perpetuata ormai da anni, sia alla base della sfiducia che
gli elettori hanno manifestato preferendo i 5 stelle solo in quanto
estranei a questo sistema. E’ di oggi inoltre il sondaggio swg sul
gradimento dei presidenti di regione che vede Michele Emiliano
all’ultimo posto della classifica.
Per questo chiediamo ufficialmente al Capogruppo in Consiglio di
avanzare chiarimenti in quella sede, e al segretario regionale di
convocare immediatamente l’assemblea regionale del Partito
Democratico per discutere dell’operato del partito e dei suoi eletti e
mettere fine a questo sistema che logora il partito e le istituzioni e
che vede nel governatore Emiliano uno dei suoi principali artefici.

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