Certo, sorprende che il Presidente del Consiglio esprima preoccupazione per la sorte di investimenti stranieri, quando a Taranto stiamo affrontando la madre di tutte le battaglie, in tema di salute, ambiente, lavoro, futuro.
Qui siamo in attesa di vedere le garanzie e le vere carte del progetto di Mittal, non siamo noi a dover rassicurare il privato, se siamo ancora in un Paese civile.
Conoscendo il valore e l’integrità del Presidente Gentiloni sono sicuro che gli abbiano fornito un quadro un po’ distorto, carico di connotazioni politiche, che invece non esistono.
Tuttavia, al Presidente Gentiloni non posso non riconoscere la disponibilità ad un dialogo rispettoso, finalmente un approccio ben diverso dagli insulti sin qui ricevuti da alcuni componenti del Governo.
A lui, come a tutte le parti che intendessero recuperare analoga lealtà istituzionale, confermiamo la massima disponibilità del Comune di Taranto. Ma adesso serve un confronto serio, pragmatico, senza pregiudiziali circa le istanze dell’Amministrazione e dei suoi cittadini.