Da sempre le associazioni di categoria, devono, in primis salvaguardare la categoria e quindi gli associati che rappresentano ed a questo scopo non si può prescindere. Si tratta di un dovere istituzionale, noi di Amj/Casartigiani lo sappiamo bene ed ogni nostra iniziativa, la intraprendiamo con la certezza di contribuire ad un miglioramento generale di ogni singolo nostro associatononché la tutela della categoria di appartenenza, senza altri scopi ma tutto alla luce del sole, senza interessieconomici, celati da politiche di rappresentatività territoriale ed altri stratagemmi atti solo a pescare nel torbido per un evidente tornaconto .
Questa premessa era doverosa per il rispetto dei tanti manutentori di impianti termici operanti nella Provincia di Taranto, che molto spesso vengono utilizzati inconsapevolmente in battaglie contro i mulini a vento, aizzati da persone che non hanno a che fare con la categoria ma avvocati in causa propria….a buon intenditor poche parole.
La provincia di Taranto, dopo una partenza un po’ stridente ha deciso di intraprendere un percorso che, all’inizio, come tutte le cose nuove, appariva complicato, ma coerente con i tempi che viviamo, sia come cittadini che come tecnici.
Tecnici impegnati ad usare tecnologie sempre più avanzate, apparecchiature elettroniche che il buon manutentore ha imparato anche a programmare, strumentazioni molto sofisticate (analizzatore di combustione, data Logger, deprimometri , ecc. ecc.). Alla luce di questa modesta considerazione sembra difficile pensare che, un manutentore/installatore di impianti termici, non sia in grado acquisire delle semplici conoscenze informatiche in modo da usare un programma che ha come scopo quello di caricare solo dati. Per giunta, che è stato messo in linea da un anno e quindi con tempi più che ampi per conoscerlo alla perfezione. A questo si aggiunga che sono stati numerosi gli incontri promossi dalla Provincia per spiegare l’utilizzo del software (oltre 30).
Ci chiediamo:
· come mai dopo un anno, a detta di alcuni, molte imprese non sono in grado di utilizzare il portale?
· come mai se vi erano lacune nella formazione non sono stati chiesti ulteriori incontri formativi suppletivi per colmare le lacune ora lamentate?
· come mai un manutentore, nel 2017, con l’informatica che fa parte della quotidianità, sostiene di non avere le basi per poter utilizzare il portale?
· come mai queste basi informatiche e la relativa organizzazione aziendale non si è potuta avviare in un anno e si può realizzare in sei mesi di una fantomatica richiesta di proroga?
E’ chiaro che non è così.
L’ associazione Amj/Casartigiani è costituita da manutentori, con caratteristiche del tutto simili alle altre associazioni del territorio, ma, mentre noi, già da aprile 2017, eravamo pronti ad usare il nuovo software, da altre Associazioni è stata fatta richiesta di proroga, che concessa, aveva coinciso con l’avvertimento perentorio che non ce ne sarebbero state altre. La domanda può sembrare sibillina: perché i colleghi delle altre associazioni non erano pronti? Non appare logico pensare che ci sia tanta differenza fra manutentori; tutti abbiamo più o meno le stesse capacità, la stessa formazione. Questo significa che ci sono altri interessi in gioco? Come diceva la bonamima “a pensar male si fa peccato ma spesso si azzecca”
Occorre comunque fare una precisazione:
Le imprese che operano sugli impianti termici nella Provincia di Taranto sono circa 380 di cui soltanto 130 appartengono ad altre associazioni di categoria diverse da Casartigiani/Amj, pertanto non si può parlare di totalità di imprese aderenti alle altre associazioni, anzi circa 250 imprese sono già registrate al portale della provincia, quindi la quasi totalità può essere riferita a chi è già pronto per l’utilizzo del portale.
Alla data odierna constatiamo che il servizio telematico corrisponde alle aspettative, al punto che, le vecchie procedure molto farraginose legate al cartaceo sono soltanto un brutto ricordo, inoltre il grosso vantaggio dell’utilizzo del telematico, lo traggono anche gli utenti, i quali possono monitorare la loro posizione e la correttezza delle operazioni svolte dal proprio manutentore, evitando come prima era possibile fare, il gioco dei “furbetti”, ovvero certificazioni fatte senza aprire la caldaia o addirittura a distanza, e di questo molte associazioni dei consumatori ne sono a conoscenza.
Per concludere:
· Chi ha creduto nell’utilizzo del portale non ha avuto alcun problema a farlo diventare un utilissimo ed indispensabile strumento di lavoro.
· Chi per evidenti motivi non ci ha creduto, non trova valide motivazioni se non bieche scusanti per screditare una procedura utilizzata nel resto d’Italia ed apprezzata da tutti gli operatori e consumatori.
Invece in riferimento alla proroga per l’autocertificazione per il comune di Taranto….. be ci sarebbe da dire molto, ma ci limitiamo soltanto a dire che in 13 mesi le altre associazioni potevano fare molto di più che sterili spot pubblicitari o discussioni da osteria e ancora meglio il dover costantemente contarsi per assumere atteggiamenti arroganti dove invece serviva l’unione e la razionalità e compattezza per avere indirizzi condivisi per il bene di tutta la categoria dei manutentori e far valere solo le ragioni e non altri scopi a noi sconosciuti.
Associazione Manutentori Jonici / Casartigiani