Le associazioni ed i movimenti del Comitato pro Aeroporto di Taranto-Grottaglie comunicano che l’incontro con l’assessore Valentina Tilgher, in rappresentanza del sindaco Melucci, non si è più tenuto stamattina causa l’impossibilità dell’assessore impegnata altrove in sostituzione del vicesindaco di Taranto.
Al momento non è stato comunicato un altro appuntamento ai rappresentanti del Comitato che hanno appreso del rinvio soltanto poco prima dell’ora stabilita.
I cittadini avevano più volte sollecitato un confronto diretto con lo stesso primo cittadino del Capoluogo, dal momento che, prima delle elezioni, egli aveva pure sottoscritto un appello-manifesto a favore della riattivazione dei voli passeggeri di linea e di tutte le funzioni proprie di ogni aeroporto classificato di interesse nazionale come l’Arlotta. “Ma non ci siamo riusciti – sostengono i cittadini – per cui avevamo accolto di buon grado l’invito a colloquiare, nel frattempo, con l’assessore allo Sviluppo economico e Marketing portando al vertice di Palazzo di Città, tramite lei, le giuste istanze della comunità dell’arco jonico”.
Resta invece confermata la convocazione di venerdi 29, ore 11.00, nel Palazzo del Governo, da parte del vicepresidente della Provincia, Raffaele Gentile, per un primo incontro operativo su questo argomento. L’occasione sarà utile per elaborare proposte capaci di rendere operativa una crescente consapevolezza della comunità jonica: lo scalo aeroportuale di Taranto-Grottaglie rappresenta oggi il nodo più avanzato e rapido per lo spostamento di persone e per la movimentazione di merci.
E’ necessario che i nostri rappresentanti istituzionali, infatti, vengano bene informati sulla situazione paradossale che si è creata per l’aeroporto di Taranto e che si assumano al più presto il compito di difendere il diritto alla mobilità prendendo posizione a favore di tantissimi cittadini della cui volontà ed esigenze, anche in vista di sviluppo futuro,non si tiene al momento alcun conto.
Aggiungono le associazioni del Comitato che “la non riattivazione dello scalo tarantino per voli passeggeri di linea (e di tutti gli altri di conseguenza) , determina la continuazione del pagamento di svariati milioni di euro per costi correnti da parte di noi contribuenti solo a scopi industriali residui, senza portare però alcun beneficio a cittadini residenti e turisti incoming. Soltanto chi ha una visione miope e limitata del futuro di Taranto nel suo complesso può continuare a sostenere tesi contrarie. Chi rema contro questa infrastruttura gioiello di noi tarantini, e cittadini jonici fino alla Basilicata e alla Calabria, non fa il bene del nostro territorio favorendo altresì realtà ed economie ad esso estranee”.