«Il piano ambientale presentato dalla cordata Arcelor Mittal Marcegaglia per l’Ilva è il più avanzato al mondo». Lo avrebbe dichiarato, secondo quando riporta la stampa, il ministro De Vincenti; più o meno contemporaneamente alle dichiarazioni di Gentiloni ed Emiliano nel corso della inaugurazione della Fiera del Levante. Il primo ministro garantisce la piena ambientalizzazione dell’Ilva, il governatore insiste sulla decarbonizzazione. L’unica certezza è data dal fatto che oggi inizia il confronto per discutere degli esuberi. Circa quattromila. Il resto è materia del contendere tra correnti interne al PD, ormai alle prese con un congresso permanente. Certo le affermazioni di De Vincenti sono quanto meno eccessivamente ottimistiche; il sindaco di Taranto (con una lettera inviata al governo), l’ordine dei medici, diverse associazioni ambientaliste, gli ingegneri, e perfino autorevoli esponenti della maggioranza che sostiene Gentiloni, dicono esattamente il contrario ed esprimono forti preoccupazioni rispetto al piano ambientale del gruppo Mittal. Quelle preoccupazioni che io ho espresso da tempo, anche con atti parlamentari. Delle due l’una: o il ministro sa cose che altri non sanno, o dice cose che non rispecchiano la realtà dei fatti. Temo che prevalga la seconda tesi. E’ ora di smetterla con proclami e dichiarazioni ad effetto; e, soprattutto, non si usi Taranto come materia di scontro per risolvere le beghe interne al PD. Il Governo si faccia garante, nei fatti, del piano ambientale di Mittal, ed Emiliano si occupi della sanità tarantina che è totalmente allo sfascio.
Avv. Gianfranco Chiarelli
Commissione Giustizia Camera dei Deputati
Roma, 11 settembre 2017