Il ministro del Mezzogiorno De vincenti a Taranto ha incontrato anche le sigle sindacali. “Il ministro ha ascoltato tutte le nostre perplessità, partendo Dalle contraddizioni del piano industriale presentato da Mittal – dichiara Franco Rizzo, coordinatore provinciale USB Taranto. Gli abbiamo fatto notare che è mancato il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali se non dopo l’aggiudicazione. Il ministro ha però spiegato che esistono delle norme europee che vietano l’intromissione di altre parti sociali, durante l’aggiudicamento delle gare d’appalto per evitare possibili influenze. Ci ha però assicurato che la partita è ancora aperta e che molto dipenderà anche dalle trattative sindacali”. USB ha ribadito quali sono i punti fondamentali su cui si batterà: la copertura parchi e la questione sanitaria. “La tutela e la difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini deve essere il nodo centrale da cui non si può prescindere-spiega Franco Rizzo-. Sulla questione lavoratori non siamo disponibili a discutere sui numeri: per noi restano tutti senza alcun sconto. Zero licenziamenti e zero esuberi”. USB ha anche sottolineato che la Bad company deve recuperare tutte le professionalità dei 3000 lavoratori dell’appalto, che hanno già perso il proprio lavoro a causa della grande crisi e del fallimento Ilva S.p.A. di due anni fa. “Nel piano industriale di Mittal, non abbiamo rilevato nulla riguardo l’appalto attuale dell’Ilva. Un dato quanto mai strano – ha sottolineato ancora Rizzo -. Abbiamo rivolto al ministro un invito da portare al governo, ovvero che ogni discussione e decisione che riguardi l’Ilva di Taranto venga fatta anche con le istituzioni regionali e comunali e con tutte le associazioni del territorio che rappresentano istanze diverse su Taranto”, conclude Rizzo.